Indice Mostra di più

Riuscite ad immaginare quali possano essere i riti di passaggio più curiosi al mondo? Certo, ciò che viene considerato bizzarro da qualcuno o in un certo luogo non è detto che sia valido ovunque e per chiunque, ma noi vi facciamo scoprire i riti di passaggio più incredibili per i nostri occhi occidentali.
Prima però meglio precisare in cosa consiste un rito di passaggio...

Rito di passaggio o iniziazione: ecco il significato

Un rito di passaggio è un rituale che segna il cambiamento di un individuo da uno status socio-culturale ad un altro oppure concerne un mutamento nel corso del ciclo della vita. I casi più emblematici sono quelli dei riti di iniziazione (religiosi o culturali, che comportano un cambio di status spesso in modo radicale) o di avvenimenti importanti quali il matrimonio o il menarca.
VEDI ANCHE: LE TRADIZIONI PIU' STRANE AL MONDO
Il rituale generalmente si attua attraverso cerimonie o prove da superare. I riti di passaggio svolgono una funzione importantissima per gli individui e per il gruppo sociale ai quali essi appartengono. I riti di passaggio o di iniziazione non sono qualcosa di relativo solo a culture primitive, appartenenti ad un lontano passato o totalmente diverse da quella occidentale. Anche noi ne abbiamo moltissimi, uno su tutti il matrimonio oppure la laurea o il raffinatissimo Ballo delle Debuttanti.

Ok, dopo le dovute precisazioni è arrivato il momento di scoprire i riti più strani e stravaganti del mondo... Siete pronti?

1 - Essere mangiati dalle formiche, Satere Mawe (Amazzonia)

formiche La Paraponera Clavata, detta anche formica proiettile viene così chiamata perché il dolore che provoca quando morde con le sue potenti mandibole è paragonabile a quello di un colpo di pistola. I giovani maschi della tribù dei Satere Mawe devono essere molto coraggiosi per poter entrare nel mondo degli adulti: sono obbligati ad infilare le mani in un paio di speciali guanti imbottiti con decine di esemplari di formica proiettile e resistere per almeno 10 minuti. Ma non basta! Durante la prova non devono piangere né lamentarsi!

2 - A testa in giù legati ad una liana, Sa (Isola di Pentecoste)

salto naghol Foto di Paul Stein. Gli adolescenti della tribù Sa devono esibirsi nel rituale del Naghol (tuffo a terra) per poter diventare ufficialmente grandi. Questo rituale ha ispirato il bungee jumping. I giovani, legati solo con liane, si devono lanciare da torri di legno alte più di 30 metri. La prova è decisamente rischiosa e non in sicurezza come nel caso del noto sport estremo.
VEDI ANCHE: DOVE FARE BUNJEE JUMPING IN ITALIA
Infatti, se la liana è troppo corta i ragazzi rischiano di andare a sbattere contro i pali acuminati che reggono la struttura; se è troppo lunga cadono al suolo a oltre 40 km/h di velocità. È una dimostrazione di mascolinità per gli uomini, ma aiuto...

3 - Mangiare carne umana, Aghori (India)

carne umana Gli Aghori sono una setta che si concentra nella città santa di Varanasi, in India. Sono soliti consumare carne umana nel loro percorso di ricerca dell'illuminazione.
VEDI ANCHE: LE TRIBU DI CANNIBALI NEL MONDO
Vi starete chiedendo dove si procurino "il materiale". La loro fonte di approvvigionamento principale sono le pire funerarie, comunissime lungo le sponde del Gange. Secondo gli Aghori questa pratica, legata alla purezza dell'anima, contribuisce a tenere lontane le malattie. Convinti loro...

4 - Tre dolorosissime prove, Mati (Brasile)

prove velenose Gli aspiranti adulti Mati devono superare tre prove decisamente dolorose. Per prima cosa gli viene versato del veleno negli occhi. In seguito vengono picchiati con dei bastoni dagli altri uomini della comunità. Per finire (come se non fosse già abbastanza...) vengono colpiti con dardi sparati da lunghe cerbottane di legno. Ma saranno semplici dardi? Niente affatto! Essi sono intrisi con una tossina ottenuta da rane velenose che provoca allucinazioni, tremori e una forte diarrea. Altro che festa per i 18 anni...

5 - Sangue e muco purificatori, Matausa (Papua Nuova Guinea)

sangue e muco Per questo rituale ci vuole uno stomaco di ferro, anche solo per leggerne la descrizione...Secondo i Matausa il corpo della donna non può essere puro e di conseguenza nemmeno i suoi figli lo saranno. Per ovviare questo problema i giovani vengono purificati durante l'adolescenza o in alcuni momenti importanti della vita, come per esempio prima del matrimonio. Ma come? Attraverso un rituale piuttosto violento: si infilano in gola due canne che vengono fatte fuoriuscire dalle narici. Il sangue e il muco che sgorgano dalle ferite rappresentano le impurità passate al ragazzo dalla madre che, in questo modo, vengono finalmente espulse.

6 - Saltare i tori e ricevere frustate, Hamar (Etiopia)

salto dei tori La cerimonia del salto dei tori, presso la tribù etiope Hamar, è un rito di iniziazione. Al termine di quest'ultimo i giovani entrano nell'età adulta e potranno così dar vita a nuove coppie. Il nome di questa pratica deriva dal fatto che i giovani maschi devono saltare nudi una fila di tori allineati. Le ragazze, invece, si devono far frustare. Forse i maschi se la passano meglio...

7 - Pestaggi di coppia, Fulani (Mali e Niger)

bastonate I ragazzi Fulani, tribù nomadi dell'Africa occidentale, devono affrontare un rito di passaggio molto doloroso per diventare adulti. Sono tenuti a sfidarsi a coppie in una gara di "legnate". Dopo aver trovato un bastone sufficientemente robusto, il primo ragazzo affronta il suo avversario: lo deve colpire, senza che vi siano interferenze, più forte che può. Poi è, ovviamente, il turno dell'avversario. La folla decide il vincitore in base a chi ha colpito più duramente e chi si è lamentato di meno.

8 - Sepolti in Cielo, Tibet

sepoltura in cielo Anche la morte rappresenta un cambio di status. In Tibet, presso alcune popolazioni, si attua un rituale poetico e macabro allo stesso tempo. I defunti non vengono sepolti ma trasportati in alta montagna con l'aiuto degli yak con lunghe processioni aperte dai canti dei monaci. Una volta giunti a destinazione, i corpi vengono smembrati e dati in pasto agli avvoltoi. Lasciare il corpo in pasto a questi volatili è un atto finale di generosità da parte del defunto nei confronti del mondo della Natura. Si crea, infatti, un legame con il ciclo della vita e facendo ciò il defunto ripaga i suoi debiti karmici con gli altri esseri. Gli avvoltoi sono uccelli che si cibano solo di animali morti e vengono venerati e considerati dai tibetani come una manifestazione delle dakini, gli equivalenti degli angeli. Sebbene abbia un significato religioso, la Sepoltura in Cielo risponde ad esigenze pratiche. Infatti in gran parte del Tibet, a causa delle notevoli altitudini, il terreno è principalmente roccioso e spesso ghiacciato. Diventa quindi molto difficile scavare fosse. Inoltre, la forte scarsità di alberi rende praticamente impossibile la cremazione. Per ovvie ragioni non vi mostriamo il momento più importante del rituale...

9 - Convivere con i morti, Toraja (Indonesia)

convivenza Altro che zombie e scherzi di Halloween! Noi occidentali non sopporteremmo di certo una convivenza del genere! I Toraja, popolazione che abita sulle montagne dell'Indonesia, vive letteralmente con i propri cari defunti. Chi è passato a miglior vita, dopo essere stato imbalsamato con la formaldeide, rimane nella case dei propri congiunti per anni. Qui, poi, viene simbolicamente nutrito, lavato, vestito e cambiato fino a quando il processo di decomposizione non ha fatto il suo corso...

10 - Donne dalle dita mozzate, Dani (Paua Nuova Guinea)

dita mozzate Queste tribù, che vivono negli altipiani più interni ed isolati, compiono un particolare rituale quando le donne rimangono vedove o perdono un parente stretto. Esse sono tenute a subire l'amputazione delle falangi. Questa pratica coinvolge anche le bambine. Nella stretta e lunga valle del fiume Baliem, dove vivono circa 50mila Dani, non è raro vedere donne anziane con quasi tutte le dita mozzate. Attenzione però: non vedrete mai mani prive di pollici. Essi sono infatti indispensabili per compiere qualsiasi attività. Fortunatamente oggi questa pratica è proibita dalla legge e speriamo vivamente che il divieto venga rispettato...

11 - Giù dal tetto, Karnataka (India)

giu dal tempio Terminiamo con un altro rituale fortunatamente ora vietato dalla legge, anche se, purtroppo, in alcuni piccoli villaggi si continua ad esercitare... Ogni anno, nella prima settimana di Dicembre, nello Stato di Karnataka, i bambini nati nell'anno venivano gettati dai tetti dei templi, da un'altezza di circa 30 metri. Sotto ad accoglierli erano pronti teli e lenzuola, tesi dai parenti e dalla folla. Secondo la tradizione, questo rito di passaggio fornisce fortuna e salute ai nuovi arrivati. Le autorità, come detto precedentemente, hanno proibito questa pratica vista la sua pericolosità, ma in alcuni villaggi si continua a svolgere... L'origine di questo rito è poco chiara e viene eseguito sia dalle comunità islamiche che da quelle indù della zona.