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Nel portafoglio del provetto viaggiatore non può mancare una carta di credito. Evitare di portare con sé troppi contanti e avere la possibilità di pagare (quasi) ovunque con un semplice gesto è una gran comodità. Può, però, capitare un inconveniente a dir poco spiacevole: un attimo di disattenzione e la carta di credito ci viene rubata, oppure la smarriamo chissà dove. Purtroppo quando ce ne rendiamo conto è già troppo tardi. A questo punto, cosa fare? Niente panico e non facciamoci rovinare la vacanza.
Come bloccare la carta
Appena ci si accorge del furto o dello smarrimento della propria carta di credito, la prima cosa da fare è bloccarla. Ciò eviterà che venga utilizzata da terzi per effettuare spese e acquisti a vostro carico e a vostra insaputa.
Potete farlo usando l'app della vostra Banca, oppure contattando appositi numeri verdi, di regola attivi 24 ore su 24 che in genere vengono riportati sul retro della carta (oppure sono reperibili su internet).
Nel caso decidiate di chiamare, appena chiusa la comunicazione, non dimenticatevi di annotare il suo nome, la data, l'ora e l'eventuale codice di blocco.
Se preferite, o se lo trovate più consono alle vostre esigenze, potete anche decidere di bloccare la vostra carta di credito direttamente in una filiale dell'istituto emittente. Non appena effettuerete questa operazione, la carta verrà disattivata e non sarà più utilizzabile. In un secondo momento, chiedete, alla banca o alla società che ha emesso la carta di credito, di fornirvi un estratto conto per verificare in tempo reale la presenza di eventuali pagamenti fraudolenti, prestando attenzione soprattutto alle transazioni di piccoli importi.
Come denunciare un furto
Una volta effettuato il blocco, presentare regolare denuncia presso il posto di polizia più vicino.
Occorre dichiarare esattamente quanto avvenuto, così come tutte le eventuali operazioni ritenute sospette. Non dimenticatevi di farvi rilasciare una copia della denuncia: inviandola con una raccomandata a/r, all'istituto emittente e contestando gli estratti conto entro 60 giorni, potrete così ottenere un rimborso in caso di utilizzo fraudolento della carta di credito a vostra insaputa. Di regola, dopo che l'istituto di credito ha effettuato le dovute verifiche, gli addebiti vengono restituiti.
Se il ladro riesce a utilizzarla, la vostra responsabilità è limitata ad un massimo di 150 euro e solo se l'uso della carta di credito è avvenuto prima della comunicazione di smarrimento. Tutto il denaro che viene sottratto dopo la segnalazione, invece, deve essere rimborsato.
Al termine di queste procedure, vi verrà fornita una carta di credito sostitutiva, con le medesime caratteristiche della precedente. Generalmente viene recapitata via posta al titolare, ma se il furto o lo smarrimento sono avvenuti all'estero è possibile richiedere una carta sostitutiva di emergenza.
6 Consigli utili per evitare il furto o lo smarrimento della carta di credito
- Come diceva una vecchia pubblicità: "prevenire è meglio che curare". Ricordatevi, quindi, di conservare una fotocopia della vostra carta di credito (oltre che del bancomat e di altri documenti) in modo da avere sempre a disposizione i dati relativi a quest'ultima.
- Annotate e tenete sempre a portata di mano il recapito telefonico per il blocco. Se vi dovete recare all'estero, ricordatevi di prendere nota anche del numero per il blocco della carta di credito dalla Nazione nella quale soggiornerete.
- Prestate molta attenzione agli estratti conto: controllateli regolarmente e segnalate eventuali operazioni non autorizzate o fraudolente.
- Quando si effettuano i pagamenti nei negozi evitate sempre di perdere di vista la vostra carta di credito. Inoltre è buona norma digitare eventuali pin il più possibile al riparo da occhi indiscreti.
- Se si eseguono acquisti online, invece, accertatevi che siano pagine sicure e che trasmettano i dati in maniera cifrata (https).
- Per concludere, non rispondete mai alle mail che richiedono dati personali o credenziali di accesso per utilizzare la vostra carta di credito (o bancomat). Quindi attenti al cosiddetto phishing.