Nonostante l'Italia sia una delle maggiori economie mondiali, il divario di ricchezza tra regioni italiane è ancora significativo.
Si dice che la Lombardia sia la locomotiva economica del paese, mentre la Campania arranchi nelle retrovie della ricchezza nazionale. Ma è davvero così netto questo contrasto? Cosa misuriamo quando parliamo di "ricchezza" regionale? In questa classifica esclusiva, basata sui dati più recenti ISTAT (2023), vedremo quali sono le regioni più ricche d'Italia sia per PIL Pro Capite che per Reddito Pro Capite.

Classifica Ricchezza Regioni italiane

Regione Pil Reddito
P.A. Bolzano 59.800 31.355
Lombardia 49.100 27.243
P.A. Trento 46.400 24.943
Valle d'Aosta 46.300 25.152
E. Romagna 43.300 26.072
Lazio 41.800 23.348
Veneto 40.600 24.103
F.V. Giulia 37.700 23.494
Toscana 37.700 23.494
Piemonte 36.700 24.416
Liguria 37.800 25.085
Marche 33.200 22.116
Abruzzo 31.000 19.768
Umbria 30.500 21.636
Sardegna 26.300 19.064
Basilicata 27.500 17.336
Molise 26.700 18.212
Puglia 23.500 17.148
Campania 23.200 16.445
Sicilia 22.900 16.907
Calabria 21.000 16.173

Pil Pro Capite vs Reddito Pro Capite

Il metodo di classificazione da noi scelto si basa su due parametri che ci danno due punti di vista differenti sulla ricchezza di una regione: PIL pro capite e Reddito Pro Capite.

PIL pro capite: È più utile per valutare la forza produttiva dell'economia di un territorio, la sua capacità di generare valore aggiunto all'interno dei suoi confini. È spesso usato per confrontare l'efficienza economica e il livello di sviluppo industriale di diverse regioni o paesi. È un buon indicatore per capire quanto "lavora" un'economia localizzata.

Reddito pro capite: È più utile per valutare il tenore di vita medio dei residenti e il loro potere d'acquisto. È più direttamente legato al benessere materiale della popolazione che vive in un'area. È più pertinente se si vuole capire quanto "ricchi" si sentono i cittadini di una regione in termini di disponibilità di denaro.

NB: La classifica è in costante aggiornamento, in quanto basata sugli ultimi dati ISTAT disponibili (2023).