Legambiente tutti gli anni si occupa di compiere analisi delle acque italiane, attraverso la navigazione della sua Goletta Verde. I viaggi di questa imbarcazione sono finalizzati alla segnalazione di tratti inquinati, di punti che presentano una criticità ambientale oppure scarichi fognari senza depuratore. La presenza di questi fattori pregiudica la qualità delle acque: si registrano anche concentrazioni di batteri di origine fecale che superano del doppio il limite consentito! Questa situazione mette in pericolo non solo la salute dell'intero ecosistema, ma anche quella dei bagnanti.
Criteri di valutazione
Come abbiamo già accennato, per stabilire la salute di un certo tratto di mare vengono eseguite in primo luogo analisi microbiologiche. Solitamente, le zone più controllate sono quelle che coincidono con scarichi industriali e fognari, ma anche foce di fiumi. Attraverso questi test si verifica la presenza di alcuni tipi di batteri come gli enterococchi intestinali e l'escherichia coli, che prolificano proprio dove vengono sversate acque di scarico e dove mancano depuratori. Se i risultati superano i valori limite imposti dalla normativa italiana sulle acque balneabili (Dlgs 116/2008 e decreto del ministero della Salute del 30 marzo 2010), le acque vengono considerate inquinate. Quando i risultati superano invece più del doppio i limiti, le spiagge vengono indicate come fortemente inquinate. Anche quest'anno sono stati fatti degli studi a campione in tutte le regioni Italiane. Sulla base dei risultati delle analisi, è stato possibile stilare questo elenco di regioni con spiagge inquinate.
Abruzzo
Goletta Verde segnala criticità in fiumi e torrenti, che poi si riversano nelle acque del mare inquinando alcuni tratti delle coste abruzzesi. I comuni abruzzesi che hanno superato il test per la balneazione sono: Martinsicuro/Alba Adriatica, Giulianova, Montesilvano, Pescara, Casalbordino.
Purtroppo sono tre i comuni che hanno invece conquistato risultati pessimi.
La situazione più critica è stata infatti registrata a Francavilla a Mare, San Vito Chietino e Rocca San Giovanni.
I punti di indagine di Legambiente che hanno rilevato un forte inquinamento sono stati:
- Francavilla a Mare (CH), Foce del Fiume Alento;
- San Vito Chietino (CH), Foce del fiume Feltrino;
- Rocca San Giovanni (CH), Foce del canale località La Foce.
Basilicata
I punti di indagine di Legambiente che hanno rilevato un forte inquinamento sono stati:
- Nova Siri (MT), Toccacielo, Foce del canale Toccacielo;
- Pisticci/Scanzano Jonico (MT), foce fiume Cavone;
- Maratea (PZ), Fiumicello/Santa Venere, Foce fiume Fiumicello.
Calabria
Non va meglio un'altra regione del Sud, presa d'assalto dai turisti soprattutto d'estate per il suo mare blu. La qualità di queste acque è però davvero pessima, a causa della quasi totale mancanza di depuratori. Le acque reflue degli impianti fognari inquinano 13 punti su 23. Qui le cariche batteriche sono pericolosamente elevate, spesso si registrano valori che vanno oltre il doppio dei limiti imposti dalla normativa. Ad essere sotto esame, ancora una volta, sono le foci di fiumi, canali e torrenti.
I punti di indagine di Legambiente che hanno rilevato un forte inquinamento sono stati:
- Acquappesa/Guardia Piemontese (CS), confine tra Pantana-Santa Rosalia-macchia e Marina di Guardia Piemontese, Foce fiume Bagni c/o via Cristoforo Colombo;
- Lamezia Terme/Gizzeria (CZ), Località Marinella/Gizzeria Lido, Foce del torrente Spilinga;
- Vibo Valentia (VV), Località Vibona, Foce Fosso Sant'Anna
- Briatico (VV), Località Piana di Vada, Foce del torrente Murria
- Ricadi (VV), Località Turiano, Foce torrente Ruffa;
- San Ferdinando (RC), Foce del fiume Mesima;
- Reggio Calabria (RC), Località Lido Comunale, foce del torrente Caserta;
- Brancaleone Marina (RC), Località Sabbie Bianche, Foce fiume Pantano Grande;
- Isola di Capo Rizzuto (KR), Località Le Castella, Foce canale spiaggia a destra del castello;
- Crotone (KR), Foce torrente Passovecchio;
- Crotone (KR), Foce fiume Esaro;
- Rossano (CS), Località Marina di Rossano (CS), Foce del torrente Colognati.
Campania
La terra di Napoli e della Costiera Amalfitana da anni presenta una crisi nera per quanto riguarda la tutela dell'ambiente ed in particolare del suo mare. Nel 2016 i rilevamenti di Goletta Verde hanno decretato che in 17 punti su 31 (un vero record!) le cariche batteriche superavano i limiti consentiti.
I punti di indagine di Legambiente che hanno rilevato un forte inquinamento sono stati:
- Centola (SA), Località Caprioli, Foce rio presso spiaggia;
- Capaccio/Agropoli (SA), Foce fiume Solofrone;
- Capaccio (SA), Località Torre di Paestum Licinella, Foce Capo di fiume;
- Capaccio (SA), Località Laura, Foce rio presso via Poseidonia 441;
- Eboli (SA), Località Marina di Eboli, Foce canale di scarico;
- Battipaglia (SA), Foce del Tusciano;
- Pontecagnano Faiano (SA), Località Via mare Jonio/Lungomare Magazzeno, Foce Torrente Asa;
- Salerno/Pontecagnano Faiano (SA), Località Torre Picentina, Foce fiume Picentino;
- Salerno (SA), Località Lungomare Cemente Tafuri, Foce fiume Irno;
- Atrani (SA), Foce torrente Dragone;
- Castellammare di Stabia (NA), Località Fosso Garibaldi, Spiaggia fronte rivo San Marco;
- Torre Annunziata/Castellammare di Stabia (NA), Foce del fiume Sarno;
- Ercolano (NA), Mare fronte foce del Lagno Vesuviano;
- Napoli (NA), San Giovanni a Teduccio, Spiaggia 50 mt a sinistra dell'alveo Volla;
- Pozzuoli (NA), Località Lido di Licola, Foce del canale di Licola;
- Castelvolturno (CE), Foce Regi Lagni;
- Mondragone (CE), Foce torrente Savone.
Emilia-Romagna
Nei punti di indagine di Legambiente non è stato rilevato inquinamento.
Friuli-Venezia Giulia
I punti di indagine di Legambiente che hanno rilevato un forte inquinamento sono stati:
- Muggia (TS), Foce canale via Battisti incrocio largo Caduti per la libertà;
- Villesse, A valle del depuratore di Gradisca;
- Savogna d'Isonzo, A valle del depuratore di Gorizia;
- Gorizia, Fiume Groina, punto di immissione nell'Isonzo.
Lazio
Il litorale della provincia di Roma risulta il peggiore, ma ben dieci località, la maggior parte situate sulle foci dei corsi d'acqua, sono state dichiarate fortemente inquinate ed altre tre inquinati. Tra le aree con i valori di batteri più elevati figura il Comune di Cerveteri, presso il Fosso di Zambra.
I punti di indagine di Legambiente che hanno rilevato un forte inquinamento sono stati:
- Minturno (LT), Località Scauri, Foce del Rio Recillo;
- Minturno (LT), Località Marina di Minturno, Sbocco canale di scolo a sud della darsena;
- Formia (LT), Località Gianola, Foce Rio Santacroce;
- Sperlonga (LT), Spiaggia su via Cristoforo Colombo incrocio via Andrea Doria;
- Sabaudia (LT), Località Selva Piana-Baia d'Argento, Lago di fronte al canale alla fine della Strada Selva Piana;
- Sabaudia (LT), Canale su Via Orsolini Cancelli;
- Sabaudia (LT), Canale su Via dei Bersaglieri;
- Latina (LT), Canale su strada Litoranea 6260;
- Nettuno (RM), Canale Loricina presso via Matteotti;
- Anzio (RM), Località Lido dei Gigli, Foce del fosso Cavallo Morto - lungomare delle sterlizie;
- Ardea (RM), Foce del Fosso Grande;
- Ardea (RM), Località Marina di Ardea, Foce Rio Torto, lato spiaggia;
- Pomezia (RM), Località Torvajanica, Foce canale Crocetta (Via Filadelfia);
- Fregene (RM), Località Lungomare di ponente, Foce del fiume Arrone;
- Cerveteri (RM), Località Campo di mare, Foce Fosso Zambra;
- Tarquinia, Località Lido di Tarquinia, foce del Fiume Marta;
- Montalto di Castro (VT), Località Montalto Marina, Foce del Fiume Fiora;
- Trevignano Romano (RM), Canola, presso incrocio fra via della Rena e via San Pietro;
- Bracciano (RM), Località Rio della Mole, Foce fosso Grotta Renara;
- Gradoli (VT), Località La Grata, Foce fosso Cannello o foce del fosso Rigo;
- San Lorenzo Nuovo (VT), Località Oppietti, Fosso il Fiume (Le Vene)/ Foce del Fosso Ponticello;
- Grotte di Castro (VT), Località Prati Renari, Canale in località Prati Renari;
- Bolsena (VT), Foce fosso lungo Viale Luigi Cadorna.
Liguria
Non scampa ai verdetti di Goletta Verde nemmeno la Liguria. Le cause sono sempre le stesse, ovvero la presenza di cariche batteriche che superano il limite di guardia. Si aggiudicano la triste "nomination" di luoghi fortemente inquinati la località di Corniglia in provincia di La Spezia, Nervi in provincia di Genova e Pietra Ligure, Savona.
I punti di indagine di Legambiente che hanno rilevato un forte inquinamento sono stati:
- Vernazza (SP), Località Corniglia, Foce Rio Corniglia;
- Chiavari-Lavagna (GE), sbocco canale presso foce torrente Entella;
- Genova (GE), Località Nervi, Foce torrente Nervi;
- Pietra Ligure (SV), Foce torrente Maremola.
Lombardia
I punti di indagine di Legambiente che hanno rilevato un forte inquinamento sono stati:
- Ispra (VA), Foce torrente Acqua Negra;
- Brebbia (VA), Foce torrente Bardello;
- Laveno Mombello (VA), Foce torrente Boesio;
- Luino (VA), Luino Centro - scarico terrazza Piazza Garibaldi;
- Porto Ceresio (VA), Foce rio Bolletta;
- Porto Ceresio (VA), Foce torrente Vallone;
- Perledo (LC), Foce torrente Esino;
- Padenghe sul Garda (BS), Porto, Foce torrente nei pressi del porto;
- Desenzano del Garda (BS), Scarico presso Spiaggia d'Oro;
- Castelnuovo del Garda (VR), Ronchi, Foce Rio Dugale dei Ronchi.
Marche
Sulle coste marchigiane sono stati controllati dodici punti e solo due hanno oltrepassato i livelli di inquinamento di riferimento. Sono risultate inquinate le zone di Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto.
I punti di indagine di Legambiente che hanno rilevato un forte inquinamento sono stati:
- San Benedetto del Tronto (AP), Foce torrente Albula;
- Porto San Giorgio/Fermo (FM), Lido di Fermo, Foce torrente Valloscura.
Molise
Questa piccola regione è da sempre considerata un angolo incontaminato della nostra Penisola, ma così non è. Negli ultimi anni i casi di sversamenti illegali denunciati sono aumentati, specialmente nella zona del Biferno, il fiume più importante del Molise. Esso si snoda attraverso la regione per oltre 106 chilometri, prima di finire nel Mar Adriatico. Il fiume è davvero molto inquinato, in quanto nelle sue acque vengono sversate acque reflue con massiccia presenza di composti chimici sintetici provenienti principalmente dal settore industriale. L'assenza di adeguati impianti per la depurazione delle acque rende la situazione davvero preoccupante.
I punti di indagine di Legambiente che hanno rilevato un forte inquinamento sono stati:
- Termoli (CB), Litorale Nord, spiaggia presso rotatoria lungomare Cristoforo Colombo;
- Termoli (CB), foce fiume Sinarca.
Piemonte
I punti di indagine di Legambiente che hanno rilevato un forte inquinamento sono stati:
- Dormelletto (NO), Foce rio Arlasca (scarico depuratore);
- Arona (NO), Foce torrente Vevera, presso lido via De Gasperi;
- Arona (NO), Largo caduti Nassirya (sfioratore rio San Luigi).
Puglia
La Puglia ci ha abituati a scenari quasi caraibici, con mare trasparente e cristallino. Di fronte a questa meraviglia, mai penseremmo che possano esserci problemi di inquinamento, invece i dati parlano chiaro. Anche se la situazione è in miglioramento, soprattutto nei tratti adibiti alla balneazione delle province di Lecce e Taranto, il problema delle acque inquinate rimane nei pressi delle foci dei fiumi e dei canali.
I punti di indagine di Legambiente che hanno rilevato un forte inquinamento sono stati:
- Palagiano (TA), Località Spiaggia Pino di Lenne, Foce fiume Lenne;
- Castrignano del capo (LE), Località Marina di Leuca, Canale di scarico;
- Brindisi (BR), Località Litorale Apani, Foce canale c/da Posticeddu;
- Carovigno (BR), Località Torre Guaceto, Foce canale Reale;
- Trani (BAT), Località Boccadoro, sbocco Vasca di Boccadoro.
Sardegna
I punti di indagine di Legambiente che hanno rilevato un forte inquinamento sono stati:
- Buggerru (SU), Portixeddu, Foce rio Mannu;
- Alghero (SS), San Giovanni, Bastioni Cristoforo Colombo pressi Torre Sulis;
- Alghero (SS), San Giovanni, Foce corso d'acqua presso via Garibaldi;
- Valledoria (SS), San Pietro a mare, Foce rio Cuggiani;
- Quartu Sant'Elena (CA), Foxi, Foce rio Foxi.
Sicilia
Un mare che potrebbe essere splendido ma che risulta invece davvero molto inquinato è quello della regione Sicilia. Purtroppo le cariche batteriche fuori limite sono state rilevate in ben 16 punti su 25. Cosa causa tutto questo inquinamento? È di nuovo la mancata depurazione degli scarichi che si riversano in mare a minacciare le acque marine dell'isola. La situazione è, a detta di cittadini e turisti, davvero al limite del tollerabile, se non fosse che rischia di compromettere non solo il turismo ma anche e soprattutto le bellezze naturali di questa regione. Oltretutto, parecchi dei punti ritenuti fortemente inquinati sono molto frequentati dai bagnanti!
I punti di indagine di Legambiente che hanno rilevato un forte inquinamento sono stati:
- Terrasini/Trappeto (PA), Località Contrada S.Cataldo, foce del torrente Nocella;
- Terrasini (PA), Località La Praiola/L.re Peppino Impastato, Spiaggia la Praiola;
- Carini (PA), Foce fiume Chiachea presso sbocco depuratore;
- Palermo (PA), Foce scarico presso A. Diaz;
- Santa Flavia (PA), Località Porticello, Piano Stenditore Lungomare;
- Cefalù (PA), Molo di Cefalù, spiaggia fronte canale presso piazza Marina;
- Barcellona Pozzo di Gotto (ME), Località Cantone, Foce del torrente Patrì;
- Calatabiano (CT), Località San Marco, Foce fiume Alcantara;
- Mascali (CT), Località Sant'Anna, Foce Torrente Macchia;
- Aci Castello (CT), Località Aci Trezza, sbocco scarico fognario inizio Lungomare Galatea;
- Siracusa (SR), Località Porto Grande, Foce Canale Grimaldi;
- Scicli (RG), Località Arizza, Foce fiumara di Modica;
- Gela (CL), Località Macchitella, foce fiume Gattano;
- Agrigento, Località Punta Akragas, Foce Fiume Akragas (anche detto Fiume San Biagio);
- Sciacca (AG), Località Stazzone, foce torrente Canzalamone;
- Mazara del Vallo (TP), Lungomare di levante, foce fiume Delia.
Toscana
In Toscana purtroppo risultano inquinati quasi la metà dei punti monitorati. Anche qui nel mirino ci sono le foci dei fiumi, dei canali e dei correnti che riversano nel mare quantità eccezionali di sostanze inquinanti. I punti critici sono localizzati soprattutto nel nord della regione, in particolare nella provincia di Massa-Carrara, dove la situazione appare più critica. L'inquinamento è da segnalare specialmente a Massa (alla foce del fiume Brugiano) e in località Partaccia (alla foce del torrente Lavello).
I punti di indagine di Legambiente che hanno rilevato un forte inquinamento sono stati:
- Follonica (GR), Foce fiume Gora;
- Piombino (LI), Marina di Salivoli, Foce\scarico via Salivoli;
- Capoliveri (LI), Mola, Foce del fosso di Mola/Fossone centrale;
- Portoferraio (LI), Punta della Rena, Fosso della Madonnina;
- Marciana Marina (LI), Spiaggia presso moletto del pesce;
- Viareggio (LU), Lido Camaiore, Foce fosso dell'Abate;
- Pietrasanta (LU), La Focetta, Foce fosso Motrone;
- Massa (MS), Tra la Partaccia e i Ronchi, Foce del fiume Brugiano;
- Massa (MS), Partaccia, Foce torrente Lavello.
Umbria
I punti di indagine di Legambiente che hanno rilevato un forte inquinamento sono stati:
- Castiglione del Lago (PG), Foce Torrente Paganico;
- Passignano sul Trasimeno (PG), Le Pedate, Foce canale di scarico del depuratore Tuoro/Passignano;
- Magione (PG), Foce canale Sant'Arcangelo.
Veneto
I punti di indagine di Legambiente che hanno rilevato un forte inquinamento sono stati:
- Rosolina (RO), Rosolina Mare, Foce del fiume Adige;
- Castelnuovo del Garda (VR), Ronchi, Foce Rio Dugale dei Ronchi.
Le spiagge più inquinate secondo Legambiente
Non sono solo gli scarichi industriali e fognari ad incidere sull'inquinamento delle coste italiane. La maleducazione e l'incuria dell'uomo contribuiscono in gran parte a rendere le nostre spiagge delle vere e proprie pattumiere. I rifiuti abbandonati dai turisti poco attenti alla comune civiltà hanno letteralmente invaso alcuni litorali italiani: rifiuti di plastica, mozziconi di sigaretta e spazzatura di metallo mettono in pericolo l'integrità dei delicati ecosistemi marittimi.
Nell'ambito della campagna "Spiagge e Fondali puliti - Clean-up the Med", Legambiente ha scandagliato la costa italiana per censire la tipologia di spazzatura più presente sui litorali e in mare aperto, nonché la densità dell'immondizia balneare. Lo studio è stato condotto su un campione di spiagge libere. Il risultato? I rifiuti più presenti sulle spiagge italiane sono quelli in plastica (65,4%), poi i mozziconi di sigaretta (6,8%) e rifiuti in metallo (5,9%).
Qui il report completo di Legambiente: Beach Litter Legambiente 2019
Nota di Legambiente: qualche precisazione sui dati
In riferimento alle analisi effettuate dai tecnici di Goletta Verde lungo le coste italiane si specifica che l'obiettivo del monitoraggio di Legambiente, ogni anno, è quello di porre l'attenzione sul rischio d'inquinamento causato dalla mancanza o inadeguatezza del servizio di depurazione e alla presenza di scarichi che si riversano nelle acque marine. A questo proposito, la determinazione dei singoli punti avviene attraverso la raccolta d'informazioni sul territorio da parte dei circoli locali di Legambiente e delle segnalazioni dei cittadini attraverso il servizio SOS Goletta.
Nel raccontare la fotografia scattata da Goletta Verde, Legambiente non ha mai sostenuto che la costa, né le intere fasce costiere dei singoli comuni siano inquinate e non ha soprattutto mai dato giudizi sulla balneabilità delle acque. Compito che svolge l'Arpa di concerto con le amministrazioni locali, i cui dati sono quelli di riferimento reperibili sul sito del Portale delle Acque.
Le analisi di Goletta Verde non sono rappresentative della qualità della balneazione perché non è quello il nostro obiettivo. Non assegniamo patenti di balneabilità, in quanto fotografiamo una situazione in un determinato momento e relativa esclusivamente ai punti monitorati dal nostro laboratorio mobile. Il giudizio di Legambiente è riferito esclusivamente ai punti monitorati nell'ambito della campagna Goletta Verde, prelevati in particolare in prossimità di foci, canali e fossi proprio con l'obiettivo di denunciare come ancora oggi questi siano ricettacolo di scarichi non depurati, costituendo la principale fonte di immissione di inquinanti in mare, come fra l'altro viene indicato dalla direttiva comunitaria che chiede di monitorare anche i punti più a rischio di inquinamento e non limitarsi a verificare la balneabilità delle spiagge. I criteri che adottiamo nel determinare i punti di campionamento rispondono a questo obiettivo.
A questo link è possibile trovare l'analisi complessiva del 2019: risultati goletta verde