Indice
- Mojito - Cuba
- Caipirinha - Brasile
- Cosmopolitan - Stati Uniti
- Margarita - Messico
- Piña Colada - Porto Rico
- Negroni - Italia
- White Russian - Belgio
- Mai Tai - Polinesia
- Gin Tonic - Regno Unito
- Irish Cofee - Irlanda
Ogni paese ha le sue specialità culinarie. Non solo per quanto riguarda antipasti, primi e secondi piatti, ma anche per i drink. Naturalmente ognuno di noi ha il suo preferito, ma quando si viaggia in giro per il mondo, esattamento come si fa per il cibo, è giusto assaggiare i cocktail tipici originari del luogo, spesso esportati in tutto il globo. Ecco 10 cocktail famosi dal mondo...
Mojito - Cuba
Ingredienti:
- rum
- zucchero di canna
- foglie di menta
- acqua gassata
- succo di lime
Cuba è la patria di tantissimi cocktail famosi, tra cui il Cuba libre e soprattutto il Mojito.
Se vi trovate nella città di L'Avana non potete assolutamente rinunciare ad un Mojito. E tra un cocktail e l'altro chissà che non si creino i giusti presupposti per una serata "caliente" in compagnia di una bella ragazza... D'altronde, Cuba è una meta nota del turismo Sessuale.
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Si dice che il Mojito sia stato inventato dal pirata inglese Francis Drake, ma le origini ufficiali vengono accreditate ad un barman della Bodeguita del Medio, locale di L'Avana frequentato dai noti scrittori Pablo Neruda ed Ernest Hemingway.
Caipirinha - Brasile
Ingredienti:
- cachaça
- lime
- zucchero bianco
- ghiaccio
Caratteristica bevanda alcolica brasiliana, il suo nome deriva dalla parola caipira, termine che identifica gli abitanti delle zone rurali dello stato. Dicono sia proprio questa bevanda a rendere cosi euforico il popolo brasiliano.
Cosmopolitan - Stati Uniti
Ingredienti:
- vodka
- cointreau
- succo di lime
- succo di mirtillo
Il cocktail onnipresente nella serie televisiva Sex and the city, nonché drink preferito dalla regina del pop Madonna. Simbolo di stile ed eleganza, è tra i drink più richiesti nei locali di New York.
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Margarita - Messico
Ingredienti:
- tequila
- triple sec
- lime
Il Margarita è il più famoso dei cocktail messicani. Costituito da una base di Tequila, il suo nome può essere tradotto in perla. Esistono numerose varianti shakerate ed aromatizzate alla frutta.
Piña Colada - Porto Rico
Ingredienti:
- rum chiaro
- latte di cocco
- succo di ananas
Ancora un cocktail caraibico, questa volta proveniente dal Porto Rico. L'inconfondibile gusto del Piña Colada è dovuto al perfetto mix di ingredienti assolutamente esotici quali rum, cocco ed ananas.
Negroni - Italia
Ingredienti:
- gin
- bitter campari
- vermut rosso
Anche l'italia ha esportato in tutto il mondo diverse ricette: dal primissimo Americano, finno allo Spritz, passando per il Rossini, il Bellini ed il formidabile Negroni. Proprio quest'ultimo, probabilmente, è il cocktail che rappresenta meglio il bel paese. Nacque a Firenze in onore del conte Camillo Negroni.
White Russian - Belgio
Ingredienti:
- vodka
- liquore al caffé
- panna o latte
Curiosità: E' il drink preferito da Jeffrey "Drugo" Lebowski, protagonista del fil cult "Il grande Lebowski", dei fratelli Coen.
Mai Tai - Polinesia
Ingredienti:
- rum scuro
- rum chiaro
- curacao
- succo di lime
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Gin Tonic - Regno Unito
Ingredienti:
- Gin
- acqua tonica
Il Gin Tonic nacque nll'India Britannica, e fu introdotto da una divisione dell'esercito appartenente alla Compagnia Inglese delle Indie Orientali. Inizialmente il drink veniva utilizzato come medicina contro la malaria. Oggi è un cocktail diffuso in tutto il mondo e particolarmente legato alla cultura musicale Indie Rock.
Irish Cofee - Irlanda
Ingredienti:
- Whiskey irlandese
- caffè
- panna
Secondo la tradizione, fu inventato da un tale Joe Sheridan, barman dell'aeroporto di Shannon, Irlanda. Era il 1942 quando giunsero nella cittadina alcuni passeggeri stanchi. Il ragazzo servì loro qualcosa di forte miscelando caffe e whiskey. Il drink piacque così tanto che Sheridan si convinse a riproporlo anche ad altri clienti con il nome di Caffè Irlandese. Poco dopo, un noto giornalista americano di passaggio in città, decise di provarlo rimanendone colpito. Ritornato a casa, scrisse un articolo per il San Francisco Chronicle contribuendo alla diffusione dell'Irish Cofee nei bar cittadini.