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Durante un viaggio a Venezia la Peggy Guggenheim Collection è una tappa fondamentale. È il museo più piccolo e concentrato dell'enorme fondazione che vanta musei in tutto il mondo, ma è anche una delle collezioni più importanti in Italia per l'arte europea e americana del secolo XX. Il museo è stato fondato da Peggy Guggenheim, collezionista e gallerista eclettica, all'interno del suo palazzo di residenza, il Venier dei Leoni di Venezia. Il palazzo era un progetto architettonico piuttosto ambizioso che affaccia direttamente su Canal Grande, ma rimasto, come si può ben vedere, incompiuto.
Ecco dunque una guida sulla Peggy Guggenheim Collection di Venezia.
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Orari e prezzi

  • Orari tutti i giorni 10:00-18:00, chiusura biglietteria 17:30
  • Miglior orario per evitare code all'apertura delle 10:00
  • Costo biglietto €16,00
  • Riduzioni per i ragazzi dai 10 ai 18 anni, per gli studenti fino a 26 anni e per i giornalisti il biglietto costa €9,00; per gli over 65 costa €14,00
  • Gratuità l'entrata è gratuita per bambini fino a 10 anni, per disabili, per gli studenti dell'Accademia delle Belle Arti di Venezia e i soci del Guggenheim circle e altri club da verificare sul loro sito
  • Acquista online biglietto per la collezione Peggy Guggenheim

Biglietti online e visite guidate

Cosa vedere e come visitare la Peggy Guggenheim Collection

insegna peggy guggenheim Foto di BKP. Il palazzo, essendo incompiuto, presenta un solo piano e si trova all'interno del Sestiere Dorsoduro di Venezia. La facciata è superba e merita un occhio attento. È possibile entrare al civico 701, dove c'è anche l'accesso per disabili, e al civico 704, in entrambi i casi si accede alla biglietteria. All'interno del complesso c'è da un lato la collezione permanente di Peggy Guggenheim e dall'altro le mostre temporanee ospitate nel palazzo. Al centro vi sono i giardini, quello delle sculture Nasher e quello, più piccolo, Schulhof, che ospita alcune opere dell'omonima collezione giunta qui nel 2012; accanto alla collezione permanente vi è anche un'ala dedicata al resto della collezione Schulhof, mentre, accanto all'entrata, c'è lo Shop del museo e sul retro la Caffetteria. Il museo si affaccia sul Canal Grande tramite una cancellata aperta su un'enorme terrazza, da cui è possibile godere di una stupefacente vista sulla città.
Di seguito le 10 opere da vedere assolutamente.

L'impero della luce, René Magritte
Sulla spiaggia, Pablo Picasso
Verso l'alto, Vasilij Kandiskij
Scatola in una valigia, Marcel Duchamp
La vestizione della sposa, Max Ernst
La pioggia, Marc Chagall
La nascita dei desideri liquidi, Salvador Dalì
Alchimia, Jackson Pollock
Paese giallo, Afro Basaldella
La Torre Rossa, Giorgio de Chirico
1/10

1 - L'impero della luce, René Magritte

In questo capolavoro surrealista Magritte utilizza l'ossimoro, figura retorica evocativa solitamente presente nella poesia tramite l'accostamento di parole che esprimono concetti opposti, e lo fa rappresentando una villetta immersa nell'oscurità, ma se si osserva bene il cielo sopra di essa è in pieno giorno: un tema che torna in altre tele del pittore e che richiama il sogno.

  • Data creazione 1953-1954
  • Autore René Magritte
  • Dimensioni 195,4x131,2 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera olio su tela, strada e villetta immerse nell'oscurità, cielo diurno

2 - Sulla spiaggia, Pablo Picasso

Quest'opera appartiene al periodo di Picasso in cui si dedicò a disegni e incisioni di denuncia contro la Guerra civile spagnola. Da questa serie nacque in seguito la Guernica, ma intanto produsse opere di tutt'altro genere. Le bagnanti sembrano scolpite in pietra pomice e, nonostante questo, sono piene di grazia.

  • Data creazione 1937
  • Autore Pablo Picasso
  • Dimensioni 129x194 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera olio, conté, gesso su tela, due donne in riva al mare.

3 - Verso l'alto, Vasilij Kandiskij

Vasilij Kandiskij in quest'opera risente dell'influsso di Paul Klee, ottenendo l'effetto di un'energia che sale agganciando le forme tra loro e bilanciandole attraverso una linea verticale continua. Molto vivi e vibranti i colori, in particolare lo sfondo turchese e verde.

  • Data creazione 1929
  • Autore Vasilij Kandiskij
  • Dimensioni 70x49 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera olio su cartone, forme geometriche disposte ai lati di una linea verticale diritta

4 - Scatola in una valigia, Marcel Duchamp

Si tratta della prima di un'edizione de luxe di valigette da viaggio Louis Vuitton, che raccoglie 69 riproduzioni di opere di Duchamp. Contiene una dedica a Peggy Guggenheim, che sostenne economicamente Duchamp in questa sua produzione, e anche un rifacimento della Gioconda con barba e baffi e una frase irriverente del pittore in francese, che tradusse, in modo più decoroso, in "ha il fuoco là sotto".

  • Data creazione 1941
  • Autore Marcel Duchamp
  • Dimensioni 40,7x37,2x10,1 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera valigia in pelle aperta contenente piccole riproduzioni, con aggiunte a matita, acquerello e inchiostro

5 - La vestizione della sposa, Max Ernst

Opera surrealista di grande spessore del pittore Max Ernst che la donò a sua moglie, Peggy Guggenheim. Al centro della tela è dipinta una sposa coperta solo di un mantello fatto di piume rosse; il volto è coperto da una mostruosa testa-maschera di barbagianni.

  • Data creazione 1939-1940
  • Autore Max Ernst
  • Dimensioni 130x96 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera olio su tela, donna seminuda con maschera aiutata nella vestizione da un uccello e da un'altra creatura antropomorfa

6 - La pioggia, Marc Chagall

Questo dipinto è uno dei primi di Marc Chagall, il quale, in questa particolare fase, era molto ispirato dall'arte popolare russa e dalle sue icone. L'artista si trasferisce a Parigi nel 1910 e porta con sé molte di queste tele che poi rielaborerà con le nuove tecniche acquisite, e creerà anche nuovi dipinti con soggetti analoghi che portano con sé una forte nostalgia per la terra d'origine.

  • Data creazione 1911
  • Autore Marc Chagall
  • Dimensioni 86,7x108 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera olio e carboncino su tela, paesaggio di campagna

7 - La nascita dei desideri liquidi, Salvador Dalì

Questa tela di Salvador Dalì mostra un tema caro al pittore: la storia di Guglielmo Tell, naturalmente rielaborata dal genio surrealista dell'artista. Per lui, infatti, questo soggetto era molto importante, perché in qualche modo gli permetteva di rappresentare l'aggressività subìta dal padre durante l'infanzia. In questo dipinto sembra che figlio, padre e forse madre siano fusi nella grottesca figura ermafrodita al centro e la famosa mela sul capo è sostituita da un filone di pane dal quale parte una nube nera. Il paesaggio alle spalle è come dilatato, i colori intensi e le figure inquietanti.

  • Data creazione 1931-1932
  • Autore Salvador Dalì
  • Dimensioni 96,1x112,3 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera olio e collage su tela, scena ispirata da Guglielmo Tell resa attraverso figure surrealiste

8 - Alchimia, Jackson Pollock

Questo dipinto è molto importante perché si tratta di uno dei primi di Jackson Pollock con la tecnica del dripping, cioè della colatura, che ha reso l'artista così famoso e tanto ha donato all'arte del XX secolo. Dopo aver a lungo riflettuto davanti alla tela bianca, Pollock utilizza il suo corpo e la sua energia come strumenti di realizzazione dell'opera, aiutandosi con alcuni bastoncini, e lascia colare il colore in modo che si disponga sulla tela casualmente.

  • Data creazione 1947
  • Autore Jackson Pollock
  • Dimensioni 114,6x221,3 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera Olio, pittura d'alluminio, smalto alchidico con sabbia, sassolini, filati e bastoncini spezzati di legno su tela a creare macchie di colore, colature

9 - Paese giallo, Afro Basaldella

Questa tela fa parte della collezione Schulhof, che è stata donata alla fondazione Guggenheim dalla stessa Hannelore Schulhof. Questo quadro di Afro Basaldella celebra la luce dei dipinti della tradizione veneziana, sovrapponendo le figure, creando forme e linee e utilizzando colori molto caldi, le forme divengono quasi liriche.

  • Data creazione 1957
  • Autore Afro Basaldella
  • Dimensioni 109,2x134,6 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera olio su tela, paesaggio

10 - La Torre Rossa, Giorgio De Chirico

Ispiratore del surrealismo, in questa opera con in molte altre l'assenza di avvenimenti nello scenario deserto provoca un misto di ansia e nostalgia. Ad accentuare questa sensazione, le ombre, care a De Chirico, con quella in primo piano che domina la scena e l'altra inquietante che si allunga dalla statua equestre.

  • Data creazione 1913
  • Autore Giorgio De Chirico
  • Dimensioni 73,5 x 100,5 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera Piazza vuota con una torre rossa

Dove si trova e come arrivare

  • A piedi dalla stazione di Venezia Santa Lucia dista circa 2,2 km, raggiungibile a piedi in 20-25 min, attraversando il ponte di Calatrava e proseguendo per Dorsoduro - Ottieni indicazioni
  • In vaporetto dalla Stazione Venezia Santa Lucia partono 3 diversi mezzi (il biglietto da 75 minuti costa circa €7,50).
    Dalla fermata Ferrovia C parte il vaporetto 5.1 direzione Lido (passa ogni 20 minuti e impiega circa 20 minuti per raggiungere la fermata Santo Spirito, distante 300 metri circa dal museo).
    Dalla fermata Ferrovia D si può prendere il vaporetto 1 direzione Lido (passa ogni 12 minuti e impiega 32 minuti per raggiungere la fermata Accademia DX, distante 400 metri dal museo.
    Dalla fermata Ferrovia B si può prendere il vaporetto 2 direzione San Marco (passa ogni 12 minuti e impiega 24 minuti per raggiungere la fermata Accademia DX, distante 400 metri dal museo).

Consigli utili per visitare l'attrazione

  1. Alzati presto l'ideale sarebbe raggiungere l'ingresso entro le ore 10:00
  2. Acquista la city card City Pass di Venezia utile se sei interessato a visitare altri musei o attrazioni della città permette di risparmiare su ingressi e trasporti. Se rimanete più giorni consigliamo il comodo e conveniente pass per i trasporti
  3. Biglietto acquista il biglietto online con ingresso prioritario per evitare le interminabili code
  4. Tempo minimo da considerare un minimo di 1 ora per la visita. L'ideale sarebbe poter dedicare un paio di ore

Cenni storici e curiosità: cosa sapere in breve

museo peggy guggenheim collection venezia Foto di Nathan Hughes Hamilton. Ci sono alcune leggende sul perché il palazzo che ospita la Peggy Guggenheim Collection sia rimasto incompleto: pare che la famiglia dirimpettaia, i Corner della Cà Granda, molto influenti, temendo l'oscuramento del panorama di cui godevano, abbiano fatto in modo che il palazzo Venier dei Leoni non venisse finito.

Di grande interesse è la figura di Peggy Guggenheim, nipote dell'industriale americano Solomon Guggenheim. Egli iniziò a costituire una collezione d'arte nel 1929-1930, acquistando alcune importanti opere tra le quali spiccano i nomi di Kandiskij, Paul Klee e Marc Chagall.
Sua nipote Peggy inaugura nel 1938 a Londra la galleria d'arte Guggenheim Jeune, e acquista il palazzo Venier dei Leoni nel 1949, a un anno dalla biennale di Venezia nella quale aveva esposto la sua celebre collezione di sculture e quadri.
Il palazzo veneziano diviene la sua residenza nonché sede della sua collezione d'arte, che apre al pubblico a partire dal 1951. Nel 1969 Peggy dona il palazzo e la collezione alla fondazione Solomon R. Guggenheim. Muore all'età di 81 anni, nel 1979 e le sue ceneri sono sepolte in un angolo del giardino del suo celebre museo.