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Avrete sicuramente sentito parlare di Silent Hill, uno dei videogiochi dell'epoca moderna di maggior successo, a cui ha fatto seguito anche un film. Cosa caratterizzava maggiormente questo videogame? L'atmosfera di desolazione e paura che avvolgeva la cittadina in cui il personaggio virtuale del giocatore doveva muoversi e sopravvivere. Sapevate che una cittadina con le stesse caratteristiche della Silent Hill del gioco esiste veramente? Gli ideatori si sono ispirati a Centralia, un piccolo centro della Pennsylvania. A causa di un incendio mai domato, la città giace ora quasi del tutto abbandonata, se non fosse per pochissimi residenti che non vogliono andarsene e per i curiosi appassionati del videogioco che si recano a visitarla.
Se anche voi avete almeno una volta giocato a Silent Hill oppure avete avuto i brividi guardando il film, scoprite con noi qualche informazione in più sulla cittadina che li ha ispirati.
Una città fantasma in Pennsylvania
Centralia è una cittadina situata nella Contea di Columbia, in Pennsylvania che, nel 1962, contava una popolazione di 1100 abitanti. Ad oggi, i residenti che si rifiutano di lasciare la propria casa sono solo 10. Non possiede più un codice ed un servizio postale, gli edifici e le case sono stati demoliti, le strade non portano da nessuna parte. Non ci sono negozi, né scuole… nulla. È a tutti gli effetti una città fantasma.
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È rimasta una sola strada che porta a Centralia, che si può percorrere solo a piedi, ed è chiamata "Graffiti Highway", a causa delle scritte con la bomboletta lasciate dagli avventurieri in visita alla città. Tutte le altre vie di accesso (e di fuga) dalla città sono state sbarrate con cumuli di terra.
L'incendio perenne di Centralia
Cosa è successo a Centralia per indurre i suoi abitanti ad abbandonarla? Centralia fu una città la cui economia si basava sull'estrazione del carbone, presente in diverse ed enormi miniere nel sottosuolo. Nel 1962 si scatenò un incendio in una di queste gallerie sotterranee, forse inizialmente appiccato in una discarica e non estinto a dovere. Il fuoco riuscì dunque ad entrare, attraverso un ingresso non sigillato, proprio alla miniera di carbone abbandonata. Si provò più volte a spegnere l'incendio ma nessuno di questi tentativi ebbe successo e, ad oggi, non sono in programma ulteriori tentativi. Pare che il fuoco si sia diffuso lungo circa 1600 mq ed abbia abbastanza materiale combustibile da consumare per continuare a sopravvivere per altri 250 anni circa. Nel 1979 il proprietario di una pompa di benzina notò un innalzamento della temperatura del carburante e, pochi anni dopo, un ragazzino cadde in una voragine che si era aperta improvvisamente sotto i suoi piedi. Come se non bastasse, presso una sezione dell'autostrada 61 (quella che ora è la "Graffiti Highway") iniziarono ad aprirsi delle crepe a causa del calore del fuoco. Il monossido di carbonio sprigionato dal sottosuolo cominciò a gravare sulle condizioni di salute dei residenti, che iniziarono l'esodo nel 1984. Questa vicenda è stata la principale ispiratrice della serie del videogioco Silent HilI e del film ed è per questo che molti appassionati la visitano di tanto in tanto.
La vera Silent Hill!
Sotto le strade brucia un immenso incendio. Cenere e fumo si innalzano e si diffondono dal suolo, le persone lasciano le proprie case. Una cittadina una volta piena di vita adesso è quasi completamente abbandonata. Lo scenario adatto per ambientarci un videogioco del filone horror! Centralia ha inoltre ispirato l'ambientazione del film del 2006 diretto da Christophe Gans dal titolo Silent Hill, basato proprio sull'omonimo videogame. Seppure la pellicola sia tratta dalle vicende della saga dei videogiochi, si discosta leggermente dalla trama e trae origine dal primo capitolo della serie. Le somiglianze con il videogame sono molte, a cominciare dai vari mostri che si incontrano, così come l'ambientazione e la colonna sonora. La storia di Silent Hill, in breve, racconta del dolore di una bambina che, accusata da una setta religiosa della città di essere in qualche modo sacrilega, viene bruciata viva. Salvata dalla madre, viene portata in ospedale riportando però gravi ustioni. L'odio generato nel cuore della piccola da questa vicenda la spinge a stringere un patto con il diavolo, che condanna la città a bruciare per l'eternità, costringendo gli abitanti a scappare. Centralia è, per certi versi, la vera Silent Hill, manipolata e sfruttata dall'uomo fino a che la città stessa si è rivoltata assetata di vendetta.
Storia, leggende e curiosità
Una ambientazione già di per sé spettrale non può far altro che accrescere l'alone di mistero che circonda quasi tutte le cosiddette città fantasma sparse per tutto il mondo. Centralia non fa eccezione, se si pensa che tra le ultime opere artificiali rimaste in città spiccano ben 3 cimiteri. A Centralia, dunque, ci sono più morti che vivi! Alcuni visitatori raccontano poi di aver percepito, visto o sentito strane presenze, e di essersi sentiti osservati per tutta la durata della visita. Alcuni pensano addirittura che Centralia sia la vera porta per l'inferno.
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Uno di questi visitatori, Ruth Edderson, si recò a Centralia nel 1998. Con i suoi compagni giurò di aver visto due individui, vestiti con il tipico abbigliamento da minatori e con tanto di elmetto, fuoriuscire dal fumo ed incamminarsi per qualche metro, fino a scomparire proprio come il fumo dal quale erano comparsi. Si tratta solo di suggestione, alimentata da videogioco e film, oppure Centralia è davvero maledetta?