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Secondo la leggenda, Odisseo riuscì con la sua astuzia a porre fine alla Guerra di Troia. Al termine del conflitto, l'eroe intraprese il viaggio di ritorno verso casa, ma per volere degli dei, quest'ultimo si rivelò più lungo e travagliato del previsto, tanto da posticipare di 10 anni il rientro ad Itaca.
Nel corso della storia, si sono avvicendati studiosi di ogni nazione e cultura che, in epoche diverse, hanno cercato di individuare quali fossero i luoghi reali che hanno fatto da sfondo a tali epiche vicende.
Tutt'oggi esistono molte teorie sulla corrispondenza tra i luoghi di fantasia descitti da Omero ed i luoghi realmente esistiti o tuttora esistenti; questo ha contrubuito ad alimentare una concorrenza particolarmente fervida tra le tante località, più o meno note, che ne rivendicano paternità.
Ad ogni modo la maggior parte degli storici concorda nell'identificare il Mar Mediterraneo come scenario dell'Odissea. Vediamo insieme quali sono le probabili tappe del viaggio di Ulisse in questo "mitologico" itineraio.
Il monte Etna: la caverna del gigante Polifemo
Uom gigantesco abita qui, che lunge
Pasturava le pecore solingo.
In disparte costui vivea da tutti,
E cose inique nella mente cruda
Covava... Nel poema, Ulisse osò sfidare le divinità greche in più di una occasione. Egli, riusci con con un astuto stratagemma ad ingannare ed accecare il ciclope Polifemo, figlio del dio dei mari Poseidone.
Il gigante viveva all'interno di una buia caverna, secondo molti ispirata dal Vulcano Etna.
Infatti, la zona adiacente al vulcano ancora oggi in attività, presenta diverse somiglianze con il territorio in cui Polifemo era solito portare al pascolo il suo gregge di pecore.
Le isole Eolie: la dimora del Dio dei Venti
Giungemmo nell'Eolia, ove il diletto
Agl'immortali Dei d'Ippota figlio,
Eolo, abitava in isola natante... Le meravigliose isole Eolie, conosciute anche come isole Lipari, oggi sono tra le più belle mete turistiche che la Sicilia offre ai propri visitatori. La storia dell'arcipelago è profondamente legata al mito del Dio Eolo.
La divinità, la cui dimora era presumibilmente ubicata sull'isola di Stromboli, offrì ospitalità all'eroe acheo per un mese ed infine diede lui in regalo un otre in pelle di bue che conteneva i venti contrari alla navigazione, in modo da permettergli finalmente di ritornare alla sua terra natìa. Per colpa di alcuni membri dell'equipaggio accecati dalla gelosia, l'otre scatenò i venti ritardardando ulteriormente il ritorno in patria.
Il Promontorio del Circeo: la terra della Maga Circe
ove Circe abitava, Circe dai riccioli belli,
la diva possente canora, ch'era sorella d'Eèta,
signore di mente feroce. Indicato come il luogo natale della Maga Circe, il Promontorio del Circeo, è tra le più suggestive location della costa tirrenica, nota appunto come la Riviera di Ulisse. Odisseo rimase in questa terra per un anno, ammaliato dal fascino della maga che trasformò in porci gli uomini del suo equipaggio.
I Faraglioni di Capri: la minaccia delle Sirene
Alle Sirene giungerai da prima,
Che affascinan chiunque i lidi loro
Con la sua prora veleggiando tocca Secondo alcune teorie, sarebbe possibile identificare i Faraglioni di Capri come le rocce in cui vivevano le sirene che con il loro canto erano in grado di stregare i marinai provocando naufragi e morte. In effetti questi meravigliosi picchi rocciosi sembrano proprio uno scorcio proveniente da un epoca mitologica...
Lo stretto di Messina: i mostri Scilla e Cariddi
Dovrai ratto passar: giovane arciero...
Scilla ivi alberga, che moleste grida.. Diverse storie di fantasia narrano di mostri marini che popolano i fondali dello stretto di Messina.
In antichità, le navi che passavano dallo stretto venivano distrutte dalle forti correnti marine, questo portò alla nascita dei miti di Scilla e Cariddi.
Ulisse, durante il suo cammino, si trovò a dover affrontare i due mostri; in quella occasione l'equipaggio perì e la sua nave venne distrutta.