Indice
- Cosa vedere e come visitare il Museo Egizio
- Il Libro dei Morti di Luefankh
- La Mummia Predinastica
- La Tela di Gebelein
- La Tomba degli Ignoti
- L'Ostrakon della Ballerina
- La Cappella di Maia
- La Tomba di Kha e Merit
- Le statue nella Galleria dei Re
- La statua di Uahka
- Orari e prezzi
- Biglietti online e visite guidate
Il Museo Egizio, o Museo delle Antichità egizie, è il più antico museo al mondo dedicato interamente alla cultura egizia, fu fondato nel 1824 da Carlo Felice di Savoia, ed è secondo per importanza solo a quello del Cairo. Torino, ad oggi, è considerata la città dove è nata l'egittologia, per essere la culla di un vastissimo patrimonio storico-culturale divenuto oggetto di interesse da parte dei più grandi studiosi del passato.
Cosa vedere e come visitare il Museo Egizio
Il Museo si divide in più livelli:
- Piano interrato (-1): offre un excursus sulla storia del museo
- Piano terra comprende la Galleria dei Re e il Tempio di Ellesiya/Sala Nubiana
- Primo piano raggruppa Deir el-Medina, la Tomba di Kha, la Galleria dei Sarcofagi, Valle delle Regine e testimonianze dell'Epoca Tarda, Epoca Tolemaica, Epoca Romana e Tardoantica
- Secondo piano è possibile trovare opere del periodo Predinastico, la Tomba degli Ignoti, le Tomba di Iti e Neferu, opere riguardo Medio Regno e Nuovo Regno
- Terzo piano è dedicato alle mostre temporanee
Di seguito riportiamo alcuni dei cimeli più importanti.
1 - Il Libro dei Morti di Luefankh
Questo lunghissimo papiro (e relativa traduzione e pubblicazione), risalente all'epoca tolemaica (332-320 a. C.), ha segnato in maniera profonda la storia degli studi egittologici. Si tratta infatti del modello, costituito da ben 165 capitoli, che ha fatto da riferimento per l'interpretazione dei cosiddetti "Libri dei Morti", ovvero quei lunghi rotoli di papiro che venivano inseriti nelle tombe egizie aristocratiche. Questi rotoli erano elementi fondamentali poiché le formule ivi riportate per gli antichi egizi, servivano da guida per il defunto nel suo viaggio verso l'aldilà.
2 - La Mummia Predinastica
Prima nel percorso espositivo, è davvero una delle più antiche in assoluto. L'epoca a cui risale il corpo di questo uomo risale al 3500 a.C. (quindi più di 5.500 anni) quindi periodo Predinastico: la mummia è in posizione fetale all'interno di una vasca ovale, esposta con il suo corredo e ritrovata probabilmente dentro una fossa scavata nel deserto (una tecnica che serviva a portare ad essicazione naturale il corpo del defunto). Il momento della conservazione delle membra del defunto era davvero fondamentale per gli antichi Egizi.
3 - La Tela di Gebelein
Si tratta di una antichissima pittura su lino risalente al 3600-3500 a.C. ritrovata nella località di Gebelein, situata a 30 km da Tebe: si potrebbe definire una testimonianza molto importante, poiché illustra per immagini alcuni stralci di vita quotidiana e comunitaria di quel lontanissimo tempo, con scene legate ad esempio alla caccia, alla danza e alla navigazione.
4 - La Tomba degli Ignoti
Questa tomba fu rinvenuta del tutto intatta a Gebelein, a 30 km da Luxor, ed era costituita da un corridoio con tre camere, contenenti sarcofagi, mummie e i rispettivi corredi. Il motivo per cui le fu attribuito questo nome? Non è stata trovata nessuna prova riguardo l'identità delle persone sepolte. La particolarità della mummia qui esposta è che gli arti sono, in maniera del tutto insolita, bendati separatamente e i tratti del volto sono stati disegnati sulle bende stesse (invece di essere ricostruiti su una maschera come prevedeva la tradizione).
5 - L'Ostrakon della Ballerina
Il sito in cui fu rivenuto è Deir el Medina e risale al Nuovo Regno: il luogo da cui proviene è lo stesso da cui provengono la maggior parte di tutti gli ostraka del periodo. Ma cosa sono gli ostraka? Si tratta di frammenti di ceramica o pietra utilizzati anticamente come supporto per disegnare o scrivere; nel nostro esempio questo ostrakon è un preziosissimo pezzo della collezione torinese perché valida testimonianza della capacità artistica degli Egizi.
Estremamente interessante il soggetto sulla scheggia di calcare, vi è infatti raffigurata una ballerina acrobata in movimento, un tema assolutamente inusuale in questo tempo e che infrange i canoni tradizionali dettati dall'arte, più conosciuta, delle tombe regali.
6 - La Cappella di Maia
Proprio nelle vicinanze della tomba di Kha, la Cappella di Maia fu scoperta nella necropoli di Deir el Medina: nel 1906, al momento della loro scoperta, le pitture su tempera a secco furono rimosse insieme all'intonaco originale con la tecnica "a strappo" e collocate a Torino. Queste sono testimonianza della forte credenza, del popolo degli egizi, nella vita ultraterrena.
7 - La Tomba di Kha e Merit
Rinvenuta nell'anno 1905 nei pressi di Deir el-Medina, essa è indubbiamente una delle tombe egizie più famose; al momento della sua scoperta restituì un ricchissimo corredo comprendente letti, sedie, scrigni, statuette, vasi e cibo, e i sarcofagi lignei con le mummie di Kha, capo architetto al servizio del faraone Amenhotep III, e la moglie Merit.
La particolarità di questo tomba è che, quando fu rinvenuta, tutto si trovava nella identica posizione in cui fu sistemato 3400 anni prima, oltretutto la spettacolarità dei sarcofagi è davvero unica: quello di Merit è doppio, mentre quello del marito Kha è triplo. La cassa nera rinvenuta conteneva a sua volta un altro sarcofago nero decorato con favolosi inserti in oro, dentro il quale infine si trovava un terzo e ultimo sarcofago in legno (rimasto illeso nei secoli) rivestito di stucco interamente dorato.
8 - Le statue nella Galleria dei Re
In questa parte del museo trovate due enormi sfingi in arenaria probabilmente figlie del periodo compreso tra il 1292 e il 1250 a.C.: ammirerete anche la famosa statua di Ramses II che Champillion (famoso archeologo francese) definì "L'Apollo del Belvedere dell'arte egizia", famosa per essere il simbolo del museo nel mondo. Qui potrete anche trovare le rappresentazioni di alcune figure mitologiche della mitologia egizia, quali quella della dea Sekhmet con corpo di donna e testa leonina.
9 - La statua di Uahka
Risalente all'anno 1760 a.C. circa, è una tra le statue più antiche ed importanti, fu rinvenuta nella tomba del governatore Uahka a Qaw el-Kebir e costituisce un singolarissimo esempio di scultura privata rappresentata in modo estremamente regale non solo per dimensioni ma anche per postura.
Orari e prezzi
La biglietteria è attiva fino a un'ora prima della chiusura del museo, mentre per quanto riguarda festività in genere, gli orari di apertura e chiusura nonché giorni di chiusura per festività, sono pubblicati periodicamente con largo anticipo sul sito del Museo.
- Orari Lunedì dalle 9:00 alle 14:00 e dal Martedì alla Domenica dalle 9:00 alle 18:30
- Miglior orario per evitare code poco prima dell'apertura
- Costo biglietto €15,00 a persona
- Riduzioni €11,00 da 15 a 18 anni e giornalisti / €1,00 da 6 a 14 anni e gruppi scolastici da 6 a 14 anni + n° 2 insegnanti in accompagnamento (elementari, medie) / €4,00 a persona per i gruppi scolastici + n.2 insegnanti in accompagnamento (scuole superiori)
- Gratuità bambini fino a 5 anni, invalidi e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte o Torino Piemonte Card)
Biglietti online e visite guidate
Consigli utili per visitare l'attrazione
- Alzati presto l'ideale sarebbe raggiungere l'ingresso entro le ore 08:30
- Acquista la city card se sei interessato a visitare altri musei o attrazioni della città, puoi acquistare l'Abbonamento Musei Torino Piemonte oppure la Torino Piemonte Card
- Biglietto prioritario acquista il biglietto con ingresso prioritario per evitare le interminabili code. Maggiori info: Museo Egizio di Torino: accesso rapido e bus turistico
- Occhio alle restrizioni in questo museo non è possibile accedere con nessun tipo di zaino, è disponibile all'interno un guardaroba a pagamento
- Tempo minimo ti consigliamo di considerare un minimo di 2 ore tempo per la visita
Dove si trova e come arrivare
Questo magnifico museo, ospitato all'interno del Palazzo dell'Accademia delle Scienze, si trova esattamente in centro, perciò ottimamente servito da mezzi pubblici. L'unico accesso si trova in Via Accademia delle Scienze.
- A piedi a pochi passi dal Palazzo reale e da tutte le altre attrazioni storico-culturali nei dintorni - Ottieni indicazioni
- In bus dalla stazione ferroviaria di Porta Susa a 13 minuti utilizzando le linee 72 e 56 con la linea 13 del tram
- In metro la fermata Porta Nuova è la più vicina al Museo e dista 10 minuti a piedi
Cenni storici e curiosità: cosa sapere in breve
Il museo registra ogni anno circa 500.000 visitatori. Questi numeri ci indicano che tutto ciò che è custodito all'interno del museo detiene un valore inestimabile arrivato illeso fino ai giorni nostri.
Per quel che riguarda le sue origini, esso fu fondato nel lontano 1824, al tempo di Carlo Felice di Savoia: egli acquistò le opere egizie raccolte da Bernardino Drovetti, un piemontese che si impegnò attivamente nelle campagne di Napoleone. Infatti, strinse buoni rapporti con il vicerè dell'epoca Mohamed Ali e, approfittando della carica acqusita di console francese in Egitto, riuscì eccezionalmente ad ottenere il suo benestare per trasportare in Europa tutte le antichità raccolte, un vastissimo patrimonio dal valore inestimabile caratterizzato da sarcofagi, statue, papiri, mummie e oggetti di vita quotidiana.
Fu grazie alla successiva Missione Archeologica Italiana che, tra il 1900 e il 1935, la collezione venne arricchita ulteriormente. All'interno del Museo sono custoditi diversi papiri, in particolare ce ne sono due decisamente curiosi: il papiro dello sciopero, il primo documentato nella storia, verificatosi durante il regno di Ramses III (1186-1153 a.C.). Di particolare importanza perché testimonia una situazione rivoltosa che si diffuse tra gli operai di Deir el Medina, il villaggio degli artisti che stavano costruendo e decorando le tombe dei sovrani nei pressi di Tebe (oggi Luxor). Interessante anche il papiro erotico, ricco di immagini e testi a sfondo sessuale e satirico.