Il XXI secolo è sicuramente l'era dello sviluppo industriale ed economico, un progresso che va di pari passo con l'aumento continuo e incessante dei livelli di inquinamento, un fenomeno presente in moltissime città e metropoli dove le condizioni e la salute dei cittadini è costantemente a rischio. Tuttavia ci sono numerosi governi nazionali ed enti che si impegnano per rendere il territorio meno inquinato possibile, sensibilizzando la popolazione a prendersi cura della terra in cui abitano ed intervenendo con trattati e progetti di vario genere. Ecco la classifica dei Paesi meno inquinati al mondo, ordinati per indice di inquinamento (Pollution Index) calcolato sulla base dei dati raccolti dal sito internazionale Numbeo.
Paese | Indice inquinamento |
---|---|
Nuova Zelanda | 23.40 |
Slovenia | 22.88 |
Austria | 21.73 |
Danimarca | 20.97 |
Estonia | 19.75 |
Svizzera | 19.59 |
Svezia | 18.32 |
Norvegia | 17.95 |
Islanda | 15.83 |
Finandia | 12.02 |
10 - Nuova Zelanda, 23.40
Questo Stato ha introdotto alcune misure per ridurre l'inquinamento ambientale e nel dettaglio l'inquinamento idrico varia a seconda dei bacini idrografici, è stato fatto un accordo di essiccazione e pulizia dei flussi per affrontare varie problematiche soprattutto legate all'inquinamento dovuto all'allevamento di latte e fertilizzanti. Difatti proprio in Nuova Zelanda, prima degli anni 2000, solo l'agricoltura ha contribuito al 48,2% delle emissioni totali, mentre in altri paesi del protocollo di Kyoto, l'agricoltura dovrebbe contribuire in genere all'11% circa delle emissioni totali.
9 - Slovenia, 22.88
Rispetto ad altri paesi europei, la Slovenia si colloca tra quelli moderatamente inquinati, con concentrazioni leggermente superiori di cadmio, mercurio e piombo, sebbene queste siano ancora inferiori a quelle degli altri paesi dell'Europa orientale.
I dati disponibili indicano che tre le poche città che sperimentano alti livelli di inquinamento atmosferico vi sono Lubiana e Maribor.
8 - Austria, 21.73
E' una delle nazioni più virtuose e, con lo scopo di ridurre le emissioni di polveri sottili e di ossidi di azoto, ha introdotto il bollino ambientale, che interessa solo i mezzi su strada, la causa principale dell'inquinamento austriaco. Nel 2012 il Ministero dell'Ambiente ha introdotto diversi divieti di accesso e limitazioni al traffico che interessa tutti i veicoli; questi ultimi devono munirsi del bollino ambientale se devono ad esempio transitare in una delle 6 zone ambientali a traffico limitato dell'Austria. Nel 2014, con lo scopo di raggiungere i limiti imposti dall'Unione Europea, sono state attuate delle restrizioni anche ai mezzo EURO 2.
7 - Danimarca, 20.97
E' uno dei Paesi più puliti e all'avanguardia al mondo anche grazie ai suoi enormi investimenti sulla forma di energia di tipo eolico, infatti solo nel 2015 si contava qualcosa come 5000 pale eoliche su tutto il territorio danese. Oggi infatti circa il 45% dell'energia consumata dai danesi è proprio di origine eolica, mentre nel 1990 solo il 2%. Tuttavia l'impegno della nazione non è stato fatto solo nel settore energetico, anche i cittadini della capitale Copenaghen si impegnano molto, difatti il 90% di loro ha una bicicletta e solo il 40% ha un'automobile.
6 - Estonia, 19.75
L'Estonia vanta tantissime foreste, aree verdi e protette, tuttavia purtroppo ha anche alcuni problemi di inquinamento derivati dalle centrali elettriche alimentate con combustibili fossili che vanno a compromettere la qualità dell'aria e delle delle acque, un fenomeno che ha raggiunto livelli preoccupanti soprattutto nel periodo sovietico. Tuttavia oggi il governo di Tallinn dimostra grande sensibilità al problema, mettendo in atto numerose norme a tutela dell'ambiente; per esempio si "scoraggiano" i cittadini a usare le vetture durante i giorni feriali e dal 2013 a Tallinn si viaggia gratis su bus e tram. Questa svolta ecologista di Tallinn è una delle iniziative più importanti e di successo attuate in Europa.
5 - Svizzera, 19.59
A partire dagli anni Ottanta in Svizzera la qualità dell'aria ha subito un netto miglioramento, tuttavia il livello di ossidi di azoto, dell'ozono e delle polveri fini respirabili rimangono in quantità ancora di molto superiori alla norma. Soprattutto durante i periodi estivi, in cui vi è forte irraggiamento solare e mancanza di vento, l'inquinamento aumenta nettamente; per questo motivo lo stato svizzero ha deciso di attuare delle misure volte a ridurre il livello di ozono nell'aria tramite la limitazione del traffico motorizzato e delle attività industriali e artigianali.
4 - Svezia, 18.32
Questo Paese, per ridurre i tassi di diossido di azoto presente nell'aria (soprattutto nelle strade più trafficate della capitale Stoccolma) e quindi i livelli di inquinamento, ha attuato tre metodi: il divieto di utilizzo di pneumatici chiodati, un lavaggio più frequente delle strade e il lavaggio di queste ultime con liquido in grado di legare le polveri, inoltre si sta anche pensando di introdurre una tassa proprio sugli pneumatici chiodati. La Svezia inoltre è uno dei Paesi che ha partecipato al Consiglio nordico di Reykjavik, assieme a Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia dove si è svolto un importante passo avanti nella lotta alla contaminazione dei mari dalla plastica.
3 - Norvegia, 17.95
Il Paese si impegna moltissimo nella tutela dell'ecosistema e del patrimonio liquido, difatti il governo norvegese ad esempio ha attuato una politica atta a controllare gli esportatori di rifiuti in plastica, in particolare si richiedono informazioni dettagliate circa il volume e il tipo di rifiuti. A livello internazionale la Norvegia ha stabilito un dialogo importante con la World Bank per avviare un fondo globale per portare all'attenzione del mondo il problema dell'inquinamento di mari e oceani. Infine questa nazione ha attuato un importante progetto per fronteggiare anche le emissioni di CO2.
2 - Islanda, 15.83
E' una delle nazioni più verdi e meno inquinate al mondo ed ha la fortuna di poter evitare l'inquinamento da combustibili e simili grazie alle sue caratteristiche geografiche; nel suo territorio l'attività vulcanica è infatti molto vivace e costante e ciò rende il sottosuolo una fonte inesauribile di energia. Inoltre, è ormai un dato storico che tra il 1990 e il 2015 le emissioni di CO2 in Islanda sono aumentate del 30% e tra le cause vi è anche il contributo delle torbiere che emettono annualmente una gran quantità di gas serra. Per evitare l'aumento di torba e quindi di emissioni, il Ministero per l'Ambiente e le Risorse Naturali Islandese ha introdotto un progetto che preveda il ripristino delle aree acquitrinose che sta bloccando il rilascio dei gas serra.
1 - Finandia, 12.02
In cima alla classifica si trova la Finlandia, uno dei Paesi più sostenibili al mondo e la cui capitale Helsinki sta lavorando per diventare "a emissioni zero", con un piano che porterà a diminuire ben del 60% le emissioni nocive per l'ambiente soprattutto grazie all'abbassamento dei consumi dei riscaldamenti nelle abitazioni e all'utilizzo sempre più diffuso di pannelli fotovoltaici nelle abitazioni e dei trasporti elettrici. Ha avuto un grande ruolo anche il progetto "Think Sustainability" che suggerisce azioni in diverse aree come la ristorazione a chilometro zero o eco-hotel.
Criteri di classificazione
La classifica si basa sui dati raccolti da Numbeo sugli indici di inquinamento (Pollution Index). Il valore è la risultante dei seguenti indici di inquinamento:
- Qualità dell'aria
- Accesso all'acqua potabile
- Inquinamento delle acque
- Gestione dei rifiuti
- Percezione della popolazione su pulizia e ordine
- Inquinamento sonoro e luminoso durante la notte
- Presenza di verde pubblico
- Grado di sconforto nel vivere la città a causa dell'inquinamento
Il Pollution Index attribuisce comunque maggiore peso alle voci che riguardano l'inquinamento dell'aria e delle acque e meno ad altri indici come inquinamento sonoro e grado di sconforto della popolazione.