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Siviglia è una delle città più belle della Spagna e sicuramente anche d'Europa. Una città in cui si respira la Spagna più autentica, più verace. Suoni, musiche, colori e costumi che ti trasportano in un turbinio di sensazioni mediterranee, iberiche, vere.
Dalle ampie strade illuminate e circondate dal verde alle piccole taverne in cui sostare per un bicchiere di vino, dalle enormi piazze ai marciapiedi che ospitano il tipico Flamenco en la calle. Sevilla di sera è la città più bella del mondo. In qualunque periodo dell'anno. Ma, come ogni città, ci sono periodi in cui si indossa l'abito della festa, un po' come una donna, sempre bella, ma capace di esserlo ancora di più.
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La Settimana Santa a Siviglia
A partecipare sono 57 confraternite, e tantissimi abitanti della città che seguono le processioni chi con i copricapo a punta, i "capirote", chi portando ceri, chi croci.
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Le Confraternite: Formazione, Culto e Carità
Durante tutto l'anno infatti si spendono in opere di carità, assistenza ai bisognosi, sia in città che in provincia. Una organizzazione che ha persino un consiglio, il "Consiglio Generale delle Fratellanze e delle Confraternite", con i membri eletti ogni 4 anni dai più anziani, e che hanno l'incarico, di concerto con le autorità, di organizzare la Settimana Santa.
Le Processioni
La tradizione prevede che le confraternite, prima di inserirsi nel circuito ufficiale, chiedano il "consenso d'accesso" o "Pedir la venia" al rappresentante del consiglio.
Ciascuna confraternita ha un suo "ordine di processione": nei giorni della semana santa, si alternano in base alle antiche tradizioni. Il giorno più importante è "La Madrugada", ovvero la notte tra il Giovedì e il Venerdì santo, con la processione aperta dalla più antica delle confraternite, la "Hermandad del Silencio". In questa notte, i partecipanti alla processione raggiungono il milione, tutti in cammino doloroso verso la Cattedrale di Sevilla.
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Consigli per i turisti
Si tratta di un periodo di grande calca, molto sentito, e a prescindere che sia sia cristiani, credenti o meno, sono giornate in cui si respira un'area straordinaria, pura, sevillana fino all'osso. Musiche, colori, eccezionali fragranze di fiori d'arancio che inebriano l'aria. Naturalmente, un po' come in tutti i periodi super affollati, ci sono alcuni piccoli accorgimenti da seguire!
- Muoversi a piedi se si è in possesso di automobile, è preferibile lasciarla in hotel perché l'esperienza è da godere assolutamente a piedi. E perché, anche volendo, sarebbe impossibile altrimenti.
- Abbigliamento adatto in linea con quanto al punto 1, abbigliamento comodo e soprattutto scarpe comode: ci sarà parecchio da camminare!
- Informatevi sul programma in un'edicola o in uno qualunque dei centri di informazione turistica, fatevi dare un programma delle processioni, vi verrà più facile seguirle e capirle.
- Occhio ai bambini se siete con bambini piccoli, non fateli allontanare perché la folla è tale che a perdersi ci vuole meno di un attimo.
- Prenotate prima si tratta di un periodo ultra affollato e super turistico, prenotate la vostra sistemazione per tempo, sia per una questione di prezzi che per una fatto di disponibilità di posti.
- Assaggiate il più possibile non risparmiatevi nell'assaggio delle pietanze tipiche della festa. Baccalà con ceci, baccalà con pomodoro, tortillas de camarones (frittate di gamberi), oltre ai sempreverdi jamon serrano, paella, gazpacho e, naturalmente, tapas!
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