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Nel mondo ci sono circa 1,6 miliardi di islamici che seguono la religione musulmana basata su 5 pilastri: la testimonianza di fede, le cinque preghiere al giorno, il rituale dell'elemosina, il pellegrinaggio alla Mecca e il Ramadan.
Quest'ultimo, con radici antiche e riti particolari, è il mese in cui i fedeli digiunano, si dedicano alla preghiera, alla meditazione e all'autodisciplina.
Ecco tutte le informazioni sul Ramadan, le sue origini, le regole da rispettare, il periodo dell'anno in cui si svolge e le curiosità da conoscere.
Quando inizia e quanto dura
Ramadan è il nome del nono mese dell'anno nel calendario lunare musulmano che coincide con il momento in cui Maometto ricevette la rivelazione del Corano.
Dal momento che gli islamici seguono il calendario lunare in cui l'anno dura circa 11 giorni meno di quello solare e che la numerazione inizia da quello che per noi coincide con il 622 D.C., il mese del Ramadan non cade sempre nello stesso mese e giorno.
- Il periodo sacro dura 29 o 30 giorni in base sempre all'osservazione della luna crescente.
- Inizia con l'Hilal o novilunio e la festività incomincia con la preghiera del mattino prima dell'alba a cui segue una colazione in famiglia e la recita di un passaggio del Corano.
- Il Ramadan termina con la Festa della Rottura "ID al-Fitr" che coincide con la nuova fase lunare. I fedeli per due giorni si riuniscono a pregare e a festeggiare con parenti e amici scambiandosi dolci tipici e doni in segno di fratellanza.
Uno dei momenti più importanti di questa giornata è la Zakat, ovvero l'obbligo di elemosina per i più bisognosi. - La notte più sacra è quella chiamata Notte del Destino "Laylat al-Qadr" che coincide con quella di un giorno dispari dell'ultima decade di Ramadan. Secondo la mitologia in quella notte l'Arcangelo Gabriele rivelò a Maometto il Corano.
Le regole del Ramadan: quali sono e chi deve rispettarle
Terzo pilastro dell'Islam, il Ramadan è obbligatorio per tutti i musulmani in buona salute a partire dalla pubertà e si basa su alcune regole. Questi precetti insegnano al fedele a controllare le sue voglie e a reprimere i suoi istinti per imparare ad essere padroni di sé e avvicinarsi di più ad Allah.
- Digiuno dall'alba al tramonto; durante il Ramadan i fedeli devono consumare solo due pasti in momenti precisi, il suhur prima dell'alba e il fitur dopo il tramonto.
- Prima del pasto serale il digiuno viene interrotto con un dattero o un bicchiere di acqua.
- I fedeli poi devono astenersi dal fumare e dall'avere rapporti sessuali nelle ore tra l'alba e il tramonto.
- Durante il periodo sacro i musulmani oltre alle consuete 5 preghiere giornaliere devono recarsi in moschea e recitare la preghiera notturna Taraweeh.
- Se per qualche motivo si contravviene ad una delle regole in maniera cosciente e consapevole si ha l'obbligo di atti di carità verso i bisognosi, o di continuare l'astinenza dai divieti carnali dall'alba al tramonto per altri 60 giorni dopo.
- In questo mese, inoltre, non si dovrebbe mentire, usare un linguaggio volgare e combattere guerre.
Eccezioni: chi può esentarsi dal digiuno
Secondo l'Islam alcune persone possono esimersi dal seguire il digiuno e sono:
- gli anziani
- i bambini fino alla pubertà
- le persone malate
- donne in gravidanza
- donne che allattano
- le persone che fanno lunghi viaggi
- chi dopo aver iniziato il digiuno ha avuto problemi di salute
- le donne con il ciclo o che hanno appena partorito
Le differenze nel mondo
A seconda della latitudine del Paese in cui si vive e del periodo in cui capita il Ramadan ci possono essere differenze sostanziali tra un luogo e un altro per quanto riguarda il tempo che intercorre tra alba e tramonto.
Basti pensare a quei posti dove in certi momenti dell'anno il sole non tramonta o non albeggia mai. In queste situazioni i fedeli possono attenersi agli orari della Mecca per sancire l'inizio e la fine del digiuno.
Un'altra particolarità riguarda le tradizioni differenti che si riscontrano nei cibi che si possono mangiare dopo il tramonto.
In Tunisia, Algeria e Marocco solitamente viene preparato un cous cous con solo agnello e arricchito da uvetta.
In Siria e Giordania, invece, si mangiano i "Katai" che sono dolci a base di cocco, nocciole e zucchero. Inoltre nei Paesi del Maghreb si beve succo di liquirizia per alzare la pressione sanguigna che con il digiuno spesso si abbassa.
Cos'è il Ramadan: storia e origini
Secondo il Corano già i popoli pre-islamici seguivano il digiuno ma il precetto di seguire questa pratica durante il Ramadan risale al 624 D.C, durante il mese di Sha'ban, 18 mesi dopo l'Egira quando Maometto fuggì dalle tribù ostili della Mecca verso la città di Medina.
Il profeta aveva istituito il digiuno per ricordare tutte le persone povere che non avevano da mangiare, infatti, a tutti i fedeli in questo mese sono richieste opere di carità verso i bisognosi.
Inoltre la tradizione sostiene che in questo periodo le porte dello Jannah (il Paradiso) sono aperte e quelle dello Jahannum (il fuoco infernale) sono chiuse e bisogna perciò ringraziare Allah.
Secondo lo storico Philip Jenkins, il mese del diguno deriva dalla rigorosa disciplina quaresimale delle Chiese Sirianiche e avvallerebbe quindi l'ipotesi che il Corano abbia ispirazioni siriaco-cristiane.
Per i musulmani comunque il digiuno è un modo per imparare l'autodisciplina, la pazienza, l'amore per Dio e l'appartenenza a una comunità.
Curiosità sul Ramadan
Al di là delle regole ci sono anche alcune curiosità che accadono durante il mese sacro all'Islam, ecco le più significative:
- Durante il Ramadan nei Paesi a maggioranza islamica le vetrine dei negozi oltre ad essere abbellite con lanterne e luci espongono solo merce elegante.
- In questo mese si fanno molte raccolte di cibo, soldi e abiti da donare ai più poveri.
- Le donne durante il ramadan non possono né truccarsi di giorno né mettere lo smalto e devono indossare sempre il Dar'ra, il kaftano.
- Al quindicesimo giorno del mese i bambini, vestiti a festa, vanno di casa in casa per raccogliere dolcetti; questa usanza si chiama Gergaian.
- Pochi minuti prima del tramonto per strada è facile incontrare dei volontari che distribuiscono dei piccoli box contenenti datteri, acqua o qualcosa di dolce perché non bisogna aspettare troppo per cibarsi al termine del digiuno.