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Durante un viaggio a Istanbul, non potete sicuramente rinunciare a una visita allo splendido Palazzo Topkapi.
Si tratta di una delle principali attrazioni turistiche di Istanbul, una delle più famose e importanti di tutta la Turchia, costruito nel 1453, dopo la presa di Costantinopoli da parte di Maometto il Conquistatore, è stata la dimora dei sultani dell'Impero Ottomano fino al XIX secolo.
Il palazzo è situato in cima alla collina sul Corno d'Oro, una posizione invidiabile, che permette di avere una veduta spettacolare sull'insenatura del Corno e sullo stretto del Bosforo. Il nostro consiglio è di dedicare l'intera giornata alla visita del Palazzo, che è semplicemente bellissimo, e merita di essere visitato con la dovuta calma.
Ecco i nostri consigli per organizzare la vostra visita al Palazzo Topkapı a Istanbul.
Vedi anche: Cosa vedere a Istanbul
Orari e prezzi
- Orari 9:00-18:00. Chiuso tutti i Martedì e fino alle 12:00 nel primo giorno delle festività religiose
- Miglior orario per evitare code all'apertura e a ora di pranzo
- Costo biglietto Palazzo + Chiesa S.Irene TL 750 (circa €22,93) / Palazzo + Harem + Chiesa S.Irene TL 950,00 (circa €32,30)
- Gratuità under 12 (documento necessario) - Harem under 6
Biglietti online e visite guidate
- Tour e biglietto per il Palazzo Topkapi + Harem da €79,00 - prenota online
- Tour guidato prioritario del Palazzo Topkapi da €46,00 - prenota online
Dove si trova e come arrivare
- A piedi partendo da Sultanahmet, in circa 10-15 minuti, procedendo verso il Corno d'Oro, passando davanti la Basilica di Santa Sofia - Ottieni indicazioni
- In tram tram T1 (direzione Kabataş), fermata Gülhane
Cosa vedere e come visitare il Palazzo Topkapi di Istanbul
Il complesso è molto esteso. Per una buona visita considerate almeno 4 ore, anche di più se siete degli appassionati o esperti del settore. Solo la visita all'Harem richiede almeno un'ora, sia per le dimensioni che per la coda per accedervi. In alta stagione le code all'entrata possono essere molto lunghe, pertanto è consigliato l'acquisto del tour guidato prioritario. Cercate di arrivare presto la mattina oppure verso le 12:30. L'ingresso è uno ma non vi è un percorso di visita obbligato. Siete liberi di visitare le varie sezioni nell'ordine che preferite.
Di seguito trovate un focus sulle principali aree del palazzo.
Porta imperiale
L'unico accesso al complesso è attraverso la Porta imperiale (Bâb-ı Hümâyûn).
Come attesta un'iscrizione sull'arco che la sovrasta, fu costruita da Mehmet il Conquistatore. Un tempo, dentro la porta, vivevano una cinquantina di guardie, le quali controllavano scrupolosamente tutti gli ingressi al palazzo.
Prima Corte - Corte dei Giannizzeri
La Corte dei Giannizzeri è il cortile più ampio, che fungeva da parco recintato dell'intero complesso. Era noto anche come Cortile delle Parate e veniva attraversato da ufficiali in alta uniforme.
Sviluppato in una zona di ripidi pendii che digradano verso il mare, qui si trovano diverse attrazioni. La prima è la Chiesa di Santa Irene, una delle più grandi chiese bizantine della città, fatta costruire da Giustianiano, e una delle poche chiese bizantine a non essere stata trasformata in moschea dopo la conquista. Potrete trovare poi la vecchia zecca imperiale (Darphane-i Âmire) del 1727 e varie fontane che abbelliscono il parco. Soffermatevi sulla piccola fontana vicino alla biglietteria. Si narra che venisse usata per pulire le spade del boia dopo le esecuzioni.
Seconda Corte - Corte delle Cerimonie
La Corte delle Cerimonie era il luogo dove si svolgeva la vita pubblica del palazzo e si prendevano le decisioni politiche più importanti. Vi si accede dalla monumentale Porta del Sultano (Orta kapi) inserita tra due torri ottogonali dai tetti conici. Tale porta fu fatta erigere per volontà di Solimano il Magnifico ma, nella pratica dei fatti, venne costruita dai progionieri ungheresi. Solo il sovrano aveva il diritto di passare sotto questa porta.
Fino al XVIII secolo, in questa corte si teneva il Divan, il Consiglio imperiale durante il quale si discuteva di questioni politiche ed economiche.
Harem
L'harem si compone di 300 stanze, ma solo una ventina sono aperte al pubblico. Qui viveva un migliaio di donne tra le quali primeggiava la regina madre, seguita dalle 4 o 8 favorite. Ad eccezione del sultano, i suoi figli, il medico, i musicisti, gli operai per le opere di manutenzione e gli eunuchi, nessun altro aveva accesso a quest'area.
L'harem del Topkapi si deve alla seconda favorita di Solimano il Magnifico, a seguito dell'incendio di palazzo Beyazit. I primi appartamenti dell'harem furono costruiti da Sinan, l'architetto prediletto da Solimano, ma tutta l'attuale decorazione che si può ammirare risale al XVIII secolo. I guardiani dell'harem erano eunuchi: i bianchi sorvegliavano l'esterno mentre i neri stazionavano nelle zone interne.
Vediamo la strutturazione delle sue parti principali:
- a sinistra della corte d'ingresso cui sono le guardiole degli eunuchi
- in successione, la scuola dei principi e gli alloggi degli eunuchi
- si accede quindi in una corte dove si affacciano le stanze delle favorite
- la terza corte, al centro dell'harem, era riservata alla regina madre che controllava l'area come fosse il suo regno
- il salone del sultano spicca per la galleria in legno dorato. Qui si svolgevano concerti di orchestre femminili e le donne danzavano per il sultano affinchè scegliesse una di loro per quella notte
- la "gabbia d'oro" era la camera del principe poiché il giovane erede non poteva nè uscire nè addirittura osservare dalla finestra le donne che passeggiavano nel cortile
- la stanza delle frutta presenta pregevoli dipinti del 1705 voluti da Ahmet II
Kubbealti
Si tratta di una bella palazzina in stile rococò sormontata da una bella pensilina rivestita in oro.
La stanza a sinistra era riservata al Consiglio dei ministri, o dei visir. Vi si discutevano gli affari dell'impero, sotto l'attento sguardo del sultano che sedeva dietro la finestra dorata che guarda verso i suoi appartamenti.
Le Cucine
Le sale, sormontate da cupole e cappe circolari, ospitano la più bella collezione di porcellane cinesi al mondo costituita da 10.280 pezzi. I camini sono collocati al centro delle stanze, sotto le cappe, per meglio controllare la preparazione dei cibi. Utensili, pentole e calderoni si trovano nella stanza adibita alla preparazione dei dolci. I piatti riservati al sultano venivano preparati in una stanza a parte.
Provate ad immaginare che in questa stanze lavoravano circa 1.000 persone. Ogni giorno apparecchiavano 5.000 coperti, 15.000 durante le feste. Ed ogni banchetto prevedeva almeno una cinquantina di portate.
Terza Corte
Attraversando la Porta della Felicità (Bab-i-Saadet) si entra nella terza corte che, custodita dagli eunuchi bianchi, era accessibile solamente al sultano e ai suoi intimi. Da notare l'ampia pensilina rococò, sostenuta da colonnine e sormontata da una cupola. Qui sotto, in occasione delle feste, veniva eretto il famoso trono d'Ismail, sottratto ai re di Persia dal sultano Selim I durante la campagna in Azerbaigian.
all'interno della terza corte ci sono alcuni edifici da visitare assolutamente- Primo tra tutti l'Arz Odasi, il primo edificio rivestito in ceramiche. Fungeva da sala delle udienze; qui il sultano riceveva gli ambasciatori. Le finestre sono protette da inferriate ed è in posizione tale per cui si avvertisse il costante rumore di un getto d'acqua così che gli estranei non riuscissero ad ascoltare le conversazioni. Poi la Biblioteca di Ahmet III, costruita nel XVIII secolo in marmo bianco, internamente è decorata con bolserie in legno dorato e ceramiche smaltate. Un tempo vi erano custoditi circa 6.000 volumi tra manoscritti arabi ed inediti greci. Infine i vecchi hammam, oggi ospitano un sorprendente guardaroba con abiti antichi e una collezione di tappeti.
Il Tesoro
L'attrazione più importante e preziosa dell'intero palazzo. Quattro stanze ricolme di gioie e preziosi: armature, elmi, faretre tempestate di diamanti, mobili con inserti in avorio e madreperla, piatti di giada...
Ed ancora, candelabri d'oro massiccio con 6.666 diamanti incastonati, il trono ricoperto di lamine d'oro ed ornato con più di 950 gemme. Tra i pezzi più importanti qui custoditi ricordiamo il famoso pugnale Hancer con guaina d'oro e diamanti; l'impugnatura ha incastonati tre smeraldi ed una quarto è presente sul pomolo.
Il pezzo più prestigioso del Tesoro è il diamante Kasicki: 86 carati e circondato da 49 brillanti. Dalla sua storia deriva il suo soprannome, "il diamante del mercante di cucchiai". Si dice infatti che il gioiello fu rinvenuto in un ammasso di spazzatura e un rigattiere lo acquistò per 3 cucchiai, da qui il nome.
Hirka-i-Saadet
Noto anche come Appartamento della felicità, è la zona dove si vengono a venerare le reliquie più preziose del mondo islamico: il mantello di Maometto, il suo stendardo, un dente, un'impronta del suo piede e una sua lettera manoscritta indirizzata ai copti d'Egitto.L a barba del profeta (in realtà pochi peli) è custodita in un astuccio di cristallo incastonato d'oro.
E' presente un imam che salmodia costantemente i versetti del Corano. Mantenere un atteggiamento di massimo rispetto quando si accede in questa area.
Sala delle Miniature e dei Ritratti
Questa stanza era il guardaroba del sultano. Oggi ospita una pregevole collezione di miniature turche. Da vedere, in particolare, i disegni del XVI secolo e le copie del Corano. I sultano ottomani hanno favorito l'arte della pittura per lasciare una testimonianza delle loro figure e delle loro imprese ai posteri.
Le miniature raggiunsero l'apice sotto Solimano il Magnifico. Benchè non raffinate come quelle persiane, le miniature turche hanno il vigore e la qualità della semplicità. Si distinguono inoltre dagli altri dipinti islamici per l'assoluta assenza di espressione emotiva sui volti rappresentati. Il risultato è la rappresentazione di esecuzioni e massacri cui assistono volti assolutamente impassibili.
Quarta Corte - Giardino dei Tulipani
La Quarta Corte è conosciuta anche come Giardino dei Tulipani, in onore del fiore preferito da Ahmet III, la cui epoca venne appunto definita l'Era dei tulipani.
Su questo giardino si affacciano vari edifici e, soprattutto, una terrazza belvedere affacciata a picco sul Bosforo, sul Mar di Marmara e sulla costa asiatica.
Bağdad Köşkü
Uno egli edifici più interessanti interamente ricoperto da piastrelle blu di Izni. Ricco di oggetti in legno con inserti in madreperla, si nota per la cupola stupefacente che lo sormonta. Si presenta come una costruzione ottogonale circondata da 22 colonne e al centro è collocato un braciere in rame portato in dono al sultano da Luigi XV. Fu costruito a ricordo della conquista di Baghdad a opera di Murad V e fu concluso nel 1639, esattamente un anno prima della morte del glorioso sovrano.
Il baldacchino del sultano Ibrahim è gettonato per la foto ricordo con vista sul Corno d'Oro. A fianco alla struttura vi è una vasca di marmo circondata da fontane zampillanti e rinfrescanti. Qui il sultano era solito consumare il pasto dopo il tramonto durante il Ramadan. Sul lato opposto rispetto alla vasca c'è la Sunnet Odasi, la sala dove si svolgeva il rito della circoncisione. Anche questo edificio è straordinario in quanto completamente ricoperto da ceramiche smaltate in tutti i toni del blu e dell'azzurro.
Consigli utili per visitare l'attrazione
- Alzati presto il Palazzo Topkapi è una delle attrazioni più visitate in città, vi consigliamo di recarvi durante le prime ore del mattino, per evitare di trovare le lunghe code di turisti.
- Acquista la city card con l'Istanbul Tourist Pass, valido 3 o 7 giorni, puoi risparmiare sul costo del biglietti di ingresso ed evitare le lunghe code alle biglietteria.
- Vestiti in maniera consona e comoda in alcune aree del palazzo non si può accedere in pantaloncini, minigonna e top corti. Indossa scarpe comode.
- Tempo minimo il palazzo con le sue aree da visitare sono tantissime, vista anche la quantità di turisti presenti ogni giorno, l'ideale sarebbe dedicare una giornata intera, o almeno metà giornata.
- Divieti in alcune stanze del palazzo, come la Tesoreria, è vietato l'accesso con passeggini, quindi vi consigliamo di organizzarvi di conseguenza. Inoltre, è proibito scattare foto all'interno.
Cenni storici, curiosità e info pratiche: cosa sapere in breve
In epoca ottomana vi si accedeva da varie porte affidate ad appositi corpi di guardia armati. Dal XVIII secolo la Porta del Cannone identificò tutto il Palazzo (Topkapı Sarāyı).
Al contrario dei castelli europei, non ci sono saloni sfarzosi. I palazzi ottomani sono più che altro costituiti da una serie di chioschi che, come tende piantate a terra, ricordano l'origine nomade di questo popolo. Topkapi è quindi una sorta di campo nomade pietrificato. Trasformato in Museo nel 1924, i visitatori ne possono visitare solo una piccola parte di quella che era, a tutti gli effetti, la cittadella imperiale.