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Questo Paese ospita anche alcuni "vulcani di fango", ovvero delle piccole colline che eruttano argilla mista a sostanze saline. Il più famoso di questi vulcani è lo Yanar Dag, conosciuto altrimenti come la "Montagna che brucia".
Il nome non mente: la montagna, infatti, brucia da che l'uomo ne ha memoria, e il fuoco non pare volersi spegnere presto.
Lo Yanar Dag si trova nella Penisola di Abseron, ad appena 25 km da Baku, sitratta di una collina alta 116 metri il cui interno è ricco di gas naturali che causan la fuoriuscita perpetua di fiamme. Lo Yanar Dag differisce dagli altri vulcani perché non rilascia argilla o materiale liquido. La cima della collina è perennemente invasa da fiamme alte fino a 10 metri, regalando un panorama a dir poco suggestivo.
Il Mistero del Fuoco Perenne: ecco la spiegazione scientifica
L'Azerbaijan è particolarmente ricco di queste formazioni, così come la Turchia ed il Turkmenistan, tuttavia agli studiosi non è ancora ben chiaro il processo della loro creazione.
Perché, a differenza dei vulcani di fango, le fiamme di Yanar Dag bruciano costantemente? L'eruzione del vulcano non è periodica ma continua, a causa dell'infiltrarsi perpetuo di gas dal sottosuolo.
Storie e leggende sull'origine del fuoco
A fianco della spiegazione scientifica, infatti, ci sono un paio di leggende che racconterebbero di come la montagna ha iniziato e continuato a bruciare. Una di queste riporta la storia di un pastore che accidentalmente ha acceso il fuoco gettando un mozzicone di sigaretta, un'altra racconta che l'area sarebbe stata la casa di un branco di lupi particolarmente abili, che hanno anche lasciato delle iscrizioni sulle pareti della montagna. Gli studiosi sostengono che questi"lupi" descritti nella leggenda potrebbero essere degli uomini primitivi che, sempre in modo fortuito, hanno dato via al fuoco perenne.
Non solo turisti: un luogo sacro per l'Azerbaijan
Secondo una testimonianza locale, numerose persone malate vedono la montagna nei loro sogni e, quando si recano qui, stanno meglio.
Come arrivare
Altrimenti, per la modica cifra di circa 30 centesimi, potete prendere l'autobus 147 che ha il capolinea proprio davanti all'entrata del sito e passa per "Azadliq", la penultima stazione della linea verde della metropolitana.